lunedì 12 settembre 2011

Nella Rete di Breivik / Nei siti frequentati dall'attentatore di Oslo, anche due link della Lega

I terroristi che attaccarono gli Stati Uniti l’11 settembre 2001 e quelli che colpirono Londra il 7 luglio 2005 avevano preparato nei minimi dettagli gli attentati, incoraggiandosi a vicenda e confrontandosi ossessivamente tra loro.

Anders Breivik, l’attentatore di Oslo, è stato classificato invece nella categoria dei terroristi solitari. Prima delle stragi di Oslo e di Utoya, l’ultranazionalista norvegese è rimasto completamente isolato nella sua fattoria a pianificare gli attacchi: l’unica compagnia era la Rete.
Navigando sul web, Breivik è diventato probabilmente il più grande «collezionista» di siti nazionalisti. Il suo stesso manifesto ha rivelato una sottocultura che, una volta indagata, ha messo in connessione le estreme destre di Europa e America. Tutte accomunate dall’odio contro l’Islam.

La galassia della contro-jihad e la scuola viennese
Il quotidiano inglese The Guardian ha cercato di ricostruire questo network dell’odio, tracciando insieme con la compagnia francese Linkfluence, una mappa dei siti internet, dei blog e dei forum visitati dal terrorista.
I tre siti principali su cui Breivik avrebbe costruito il suo pensiero rientrano nella galassia della cosiddetta contro-jihad, una sorta di alleanza globale contro l’Islam, di cui fanno parte i siti Usa Gates of Vienna e Jihad Watch e il norvegese Document.no.

NEL NOME DI BAT YE’OR.
Tutti fanno riferimento alle teorie anti-islamiche di Bat Ye’or, alias Gisele Littman, scrittrice ebrea britannica nata in Egitto. Nei suoi post sul forum norvegese Breivik ha più volte parlato di una fantomatica «scuola di pensiero di Vienna», che avrebbe ispirato la sua tragica ideologia di morte: appunto Littman, il connazionale Peder 'Fjordman' Jensen e l’americano Robert Spencer.
Statunitense è anche Edward May, autore del sito Gates of Vienna: una delle tesi più comuni su questo forum è che l’Europa sia sotto la minaccia musulmana più di quanto non lo fosse nel 1683, quando l’esercito turco assediò la capitale austriaca.

La rete di estrema destra e i link alla Lega

Sia chiaro, il quotidiano britannico ha specificato che far parte di questa lista non rende responsabili delle azioni omicide di Breivik. Lo stesso 'Fjordman' si è detto scioccato del fatto che le sue tesi su una guerra civile europea possano avere ispirato la violenza di massa a Oslo e sull’isola di Utoya.

XENOFOBIA PARLAMENTARE.
Oltre ai siti internet islamofobici, l’analisi dei contatti di Breivik ha svelato una vasta rete di siti nazionalisti e di estrema destra su scala mondiale.
Alcuni iscritti sono addirittura rappresentanti nei parlamenti europei: il Partito della Libertà olandese di Geert Wilders, il Front National di Marine Le Pen in Francia e il Partito del Popolo danese.
Lo stesso Breivik aveva militato nel Partito del Progresso norvegese, ma ne era uscito perché lo trovava troppo moderato. Infine ci sono gli ungheresi dello Jobbik e gli indipendentisti fiamminghi di Vlaams Belang. Due link reindirizzano addirittura alla Lega Nord.
12 Settembre 2011

lettera43.it/nella-rete-di-breivik

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