martedì 20 settembre 2011

La polemica - Dovrebbe essere già dentro

di Marco Travaglio
A Ruby B. ha promesso cinque milioni per «fare la pazza». A Tarantini e Lavitola ha dato centinaia di migliaia di euro per tacere. In qualsiasi altro Paese, lo avrebbero già arrestato per inquinamento delle prove.

Marco Travaglio
Questo Berlusconi è proprio un ingrato. A gennaio si scopre che ha promesso a Ruby 5 milioni e ha avviato i versamenti affinché la ragazza "faccia la pazza" e si renda inaffidabile dinanzi ai magistrati. ci sono tutti i presupposti per un mandato di cattura con richiesta alla Camera di autorizzazione al suo arresto. Poi emergono strani traffici di avvocati, anche del premier, per "preparare" la ragazza alla testimonianza. Poi salta fuori che la Guardia di Finanza ha arrestato il compagno di Marystelle Polanco perché sull'auto prestata alla ragazza dalla Minetti c'erano 12 chili di cocaina, e "Lui" ha suggerito a Nicole di denunciare falsamente il furto dell'auto.

Insomma, un inquinamento probatorio dopo l'altro, col contorno di bonifici e contanti a decine di altre Papi Girls che presto saranno chiamate a testimoniare sui bungabunga di Arcore.

Generosamente, la Procura di Milano lo lascia a piede libero, risparmiandogli un trattamento che sarebbe normale, pressoché automatico, per qualsiasi altro indagato di prostituzione minorile e concussione ai danni di una Questura. Ed evita persino di ipotizzare la corruzione giudiziaria dei testimoni. Lui, anziché ringraziare, ringhia contro le solite toghe rosse eversive e golpiste. Ora viene fuori che pagava pure Gianpi Tarantini e Valter Lavitola, suggerendo al secondo di restarsene all'estero per sfuggire all'imminente mandato di cattura e brigando perché il primo si facesse assistere dal suo stesso avvocato.

I due, a differenza delle Olgettine, non sono testimoni: sono indagati per estorsione ai suoi danni. In qualunque altro Paese, se paghi un imputato perché al processo menta a tuo favore, per giunta nominandogli un avvocato di fiducia (tua, non sua), si chiama "ostruzione alla giustizia", con arresto immediato. Tuo e dell'avvocato. In Italia, invece, non è reato: diversamente da David Mills, testimone nei processi All Iberian e Guardia di Finanza, pagato con 600 mila euro perché - lo scrisse lui stesso al suo commercialista - "salvasse Mr B. da un mare di guai" giurando il falso, dunque colpevole di corruzione giudiziaria, gli indagati Lavitola e Tarantini hanno il diritto di mentire.

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