ROMA - Si sono accumulati. Giorno dopo giorno. Migliaia di sacchi dell’immondizia sparsi a terra, perché i cassonetti erano tutti stracolmi. E’ quello che sta avvenendo in particolare nella periferia sud-est della Capitale, dove da ieri è scattata l’emergenza: circa mille tonnellate di rifiuti sui marciapiedi. Da Tor Bella Monaca al Quarticciolo, passando per la Tuscolana e la Casilina sembra di essere a Napoli. Secondo l’Ama la colpa di questa emergenza è da attribuire alla chiusura, avvenuta ieri mattina, del centro di smistamento di Rocca Cencia, voluta dai carabinieri del nucleo ambientale (il Noe). «La chiusura decisa dalla Provincia - si legge in una nota di Ama - sta creando alcuni problemi nella raccolta dei rifiuti solidi urbani nel quadrante sud est della città.
Per risolvere il problema delle circa 1000 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno che si sono accumulate nelle vicinanze dei cassonetti il sindaco ha emesso un’ordinanza che consentirà di utilizzare come area di trasferenza per i rifiuti solidi urbani un impianto adiacente». Pronta la risposta di palazzo Valentini, chiamato in ballo nella polemica: «La sospensione temporanea delle attività del centro di Rocca Cencia è dovuta ai rilievi effettuati dal Noe dei Carabinieri, che in un sopralluogo hanno riscontrato alcune inadeguatezze dell’impianto».
Ecco allora che si apre il giallo: secondo alcuni consiglieri del Pd, infatti, il problema dei rifiuti persiste da alcuni giorni. E c’è chi avanza il sospetto che, visto il massiccio impiego di forze per rendere pulito il centro durante la beatificazione di Papa Wojtyla, sia stata trascurata la periferia: «Lo testimonia il fatto - tuona Paolo Masini - che il centro di Rocca Cencia è stato chiuso oggi (ieri, ndr.). Tutta quell’immondizia non si accumula in dodici ore». Più duro il segretario romano del Pd, Marco Miccoli: «Da dieci giorni ormai in molte zone di Roma ci sono cassonetti pieni e la mondezza non viene più portata via. Con Alemanno c’è il rischio Napoli anche per Roma». La risposta del Sindaco non si è fatta attendere: «Non c’è alcuna emergenza rifiuti nella zona di Roma Est. Il problema è già stato risolto». Nel frattempo il Codacons lancia una provocazione: nei prossimi 30 giorni inserirà un microchip con Gps posizionato all’interno di buste dell’immondizia per verificare se realmente i rifiuti a Roma seguono il percorso della raccolta differenziata. Non solo, i consumatori lanciano una class action contro il Comune e invitano i cittadini a partecipare all’azione collettiva in modo da ottenere, dall’amministrazione comunale, un risarcimento di 1.000 euro a testa per i disservizi e le strade sporche.
AMA: «PULIREMO IN TRE GIORNI» «Il problema che ha causato le criticità nella raccolta dei rifiuti indifferenziati in alcuni quartieri del quadrante sud-est della città di Roma è già stato risolto, pertanto la situazione è notevolmente migliorata e sta tornando alla normalità». Lo comunica Ama in una nota. «Per tutta la notte scorsa - si legge ancora - squadre di Ama sono state al lavoro nelle zone interessate per rimuovere le circa 1.000 tonnellate di rifiuti accumulati nelle adiacenze dei cassonetti a causa della chiusura temporanea della stazione di trasferenza dei rifiuti di via di Rocca Cencia di proprietà del Colari, disposta dalla Provincia». «Un'ordinanza firmata d'urgenza dal Sindaco Alemanno ha consentito di utilizzare, già dall'alba di questa mattina, un impianto Ama sempre in via di Rocca Cencia come stazione di trasferenza sostitutiva per i rifiuti solidi urbani. Per questo, la situazione è di nuovo sotto controllo. Le operazioni straordinarie di pulizia e raccolta dei rifiuti proseguiranno per tutta la giornata di oggi e il ripristino delle condizioni ordinarie sarà completato entro due, al massimo tre giorni», conclude la nota.
AMA DENUNCIATA «Ho presentato denuncia-querela nei confronti dei responsabili dell'Ama per interruzione di pubblico servizio, in considerazione della situazione dei rifiuti nel VII Municipio che è ormai al collasso». Lo annuncia, in un comunicato, Cecilia Fannunza, Capogruppo di Alleanza per l'Italia in VII Municipio. «Da sabato 30 aprile per la maggior parte delle vie del Municipio - prosegue l'esponente ApI - non è stato svolto il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, tant'è che i cassonetti ubicati nelle relative postazioni sono stracolmi. Le buste della spazzatura ricoprono i marciapiedi e, in alcuni casi, ostacolano il regolare passaggio dei pedoni». «In seguito alle proteste e alle segnalazioni di tanti residenti, preoccupati per gli evidenti rischi igienico-sanitari derivanti da una condizione di tale degrado, e dopo aver verificato personalmente la situazione - conclude Fannunza - ho provveduto a denunciarla alle autorità competenti per fare in modo che i responsabili siano perseguiti a norma di legge. Sull'emergenza rifiuti ormai la misura è colma e la capitale d'Italia, e in particolare alcuni Municipi come il VII, sta seguendo in maniera precipitosa e preoccupante le orme di Napoli e della Campania, alla faccia dell'aumento della Tari del 14% previsto per l'anno corrente.
AMA: «PULIREMO IN TRE GIORNI» «Il problema che ha causato le criticità nella raccolta dei rifiuti indifferenziati in alcuni quartieri del quadrante sud-est della città di Roma è già stato risolto, pertanto la situazione è notevolmente migliorata e sta tornando alla normalità». Lo comunica Ama in una nota. «Per tutta la notte scorsa - si legge ancora - squadre di Ama sono state al lavoro nelle zone interessate per rimuovere le circa 1.000 tonnellate di rifiuti accumulati nelle adiacenze dei cassonetti a causa della chiusura temporanea della stazione di trasferenza dei rifiuti di via di Rocca Cencia di proprietà del Colari, disposta dalla Provincia». «Un'ordinanza firmata d'urgenza dal Sindaco Alemanno ha consentito di utilizzare, già dall'alba di questa mattina, un impianto Ama sempre in via di Rocca Cencia come stazione di trasferenza sostitutiva per i rifiuti solidi urbani. Per questo, la situazione è di nuovo sotto controllo. Le operazioni straordinarie di pulizia e raccolta dei rifiuti proseguiranno per tutta la giornata di oggi e il ripristino delle condizioni ordinarie sarà completato entro due, al massimo tre giorni», conclude la nota.
AMA DENUNCIATA «Ho presentato denuncia-querela nei confronti dei responsabili dell'Ama per interruzione di pubblico servizio, in considerazione della situazione dei rifiuti nel VII Municipio che è ormai al collasso». Lo annuncia, in un comunicato, Cecilia Fannunza, Capogruppo di Alleanza per l'Italia in VII Municipio. «Da sabato 30 aprile per la maggior parte delle vie del Municipio - prosegue l'esponente ApI - non è stato svolto il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, tant'è che i cassonetti ubicati nelle relative postazioni sono stracolmi. Le buste della spazzatura ricoprono i marciapiedi e, in alcuni casi, ostacolano il regolare passaggio dei pedoni». «In seguito alle proteste e alle segnalazioni di tanti residenti, preoccupati per gli evidenti rischi igienico-sanitari derivanti da una condizione di tale degrado, e dopo aver verificato personalmente la situazione - conclude Fannunza - ho provveduto a denunciarla alle autorità competenti per fare in modo che i responsabili siano perseguiti a norma di legge. Sull'emergenza rifiuti ormai la misura è colma e la capitale d'Italia, e in particolare alcuni Municipi come il VII, sta seguendo in maniera precipitosa e preoccupante le orme di Napoli e della Campania, alla faccia dell'aumento della Tari del 14% previsto per l'anno corrente.
Questo è ciò che intendeva il sindaco in campagna elettorale, quando parlava di riqualificazione delle periferie?».
05 Maggio 2011
leggo.it/rifiuti roma come napoli
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