martedì 24 maggio 2011

La candidata: «A Napoli scomparsi i miei voti»

ELEZIONI. Maddalena Stamati, in corsa in una lista civica pro de Magistris, rivela: «Ho assistito allo spoglio e visto le schede con le preferenze per me. Ma il risultato ufficiale è zero. è impossibile».

 23/05/2011 
«Ho assistito allo spoglio. Le schede con le 4 preferenze per me, nel mio seggio, il 353 della scuola Morelli del quartiere Vomero, le ho viste con i miei occhi. Ma poi, a urne chiuse, il risultato riportato dal sito internet del Comune di Napoli, è di zero preferenze. è impossibile». Maddalena Stamati è una candidata non eletta in Consiglio comunale della lista civica «Napoli è tua», in appoggio al candidato sindaco Luigi de Magistris. è arrabbiata e delusa. Dopo la mancata elezione avrebbe potuto lasciar perdere, ma ha invece deciso di andare avanti e chiedere giustizia: «Nel voto di Napoli ci sono state irregolarità. Vi racconto quali». Maddalena, avvocatessa iscritta al Pd e sorella dell’ex assessore provinciale all’Ambiente Luca Stamati, un esponente dell’area di Ignazio Marino che pochi mesi fa ha strappato con il suo partito e che insieme al suo gruppo ha ufficializzato l’appoggio a de Magistris, ha deciso così di candidarsi nella civica «Napoli è tua». Lista che, peraltro, ha ottenuto un lusinghiero 4,61%.

Tanto per un raffronto: la lista Udeur collegata a Clemente Mastella sindaco ha totalizzato il 2,49% dei consensi, quella di Beppe Grillo l’1,46, Futuro e libertá 3,37, Sinistra ecologia e libertá 3,97. Quella di Maddalena è stata una campagna elettorale frenetica: comitato elettorale nella zona centrale di Mergellina, decine di iniziative pubbliche, video su youtube, stampa di 5.000 manifesti, 40mila tra fac simile e bigliettini. Una campagna faticosa, condotta senza poter contare su alcun apparato. «E ora non solo non mi ritrovo il voto mio personale e quello dei miei familiari, tutti nello stesso seggio, ma anche tantissimi miei elettori e rappresentanti di lista mi hanno riferito di episodi analoghi». Un altro esempio? «Nei 4 seggi dell’avvocata i miei voti, secondo i rappresentanti di lista, sono 7, me ne sono stati attribuiti solo 2. Alla scuola Vanvitelli al Vomero ne mancano 4. Cosí come c’è un forte scarto nei quartieri di Fuorigrotta e Secondigliano.

Ma il fenomeno è diffuso un po’ ovunque». Il sito del Comune di Napoli le attribuisce 188 voti, al 24esimo posto della lista. Il primo ha ottenuto 1.147 preferenze, il secondo 711.

In caso di elezione di de Magistris al secondo turno, e a seguito dell’assegnazione dei seggi, Maddalena avrebbe scarse speranze di entrare in Consiglio comunale. «Ma a me non interessa: la mia è una battaglia di giustizia. Lo scarto tra le preferenze che mi assegna il Comune, pur con un dato non definitivo ed in attesa di quelli ufficiali della proclamazione, è davvero troppo elevato: secondo i primi calcoli si tratta di almeno 300 voti». Magari qualcuno aveva detto di volerla votare e poi non l’ha fatto? «Io ci tenevo a questa campagna. Ho testimonianze di rappresentanti di lista e amici sguinzagliati nei seggi. Ho elettori che si sono dichiarati pronti a testimoniare in tribunale d’avermi espresso la preferenza.

Il caso più macroscopico, comunque, sono le schede del mio seggio. Io mi sono votata! Cosí come non posso dubitare del voto dei miei più stretti familiari. Ma il risultato al seggio è zero preferenze. Il cittadino-elettore ha diritto alla trasparenza della pubblica amministrazione. Ed è per questo che adirò al più presto le vie legali con un ricorso alla Corte d’Appello».

Maddalena non sarà la sola. Tantissimi altri candidati della lista «Napoli è tua» hanno riscontrato numerose irregolarità nelle operazioni di spoglio, e stanno pensando di presentare un maxi ricorso collettivo. Alla ricerca dei voti visti con i propri occhi e mai assegnati.

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