martedì 24 maggio 2011

La Moratti toglie l’eco maschera

ELEZIONI. Il sindaco uscente promette ai residenti del centro la cancellazione dell’ecopass. Pisapia: «è solo propaganda».

Che le politiche ambientali fossero uno di quegli argomenti che spaccano la maggioranza di centrodestra non era una novità. Ma forse, dopo il risultato poco rappresentativo ottenuto dalla lista ecologista “Progetto Milano Migliore” (0,51%), sponsorizzata dall’ex assessore all’Ambiente Edoardo Croci, Letizia Moratti torna sui suoi passi e abbandona la “veste green”.

Il sindaco uscente modificando il proprio programma ha infatti promesso ai milanesi l’esenzione dall’Ecopass. «Una promessa elettorale data alla Lega», commenta Giuliano Pisapia. L’avversario della Moratti al ballottaggio ritiene infatti questa scelta «strumentale e propagandistica». Un fulmine a ciel sereno che sembra però aver ricompattato la maggioranza uscente. «Con Ecopass l’amministrazione ha raggiunto gli obiettivi.

Le Pm10 dei veicoli in ingresso alla Cerchia dei Bastioni sono diminuiti del 17 per cento», assicura l’attuale vicesindaco Riccardo De Corato, facendo da eco alla Moratti. Il mondo ambientalista è sul piede di guerra: «Com’è che improvvisamente gli stessi dati che servivano per giustificare Ecopass agli scettici, vengono ora utilizzati per dire che se ne può fare a meno?», si chiede Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente e membro del comitato promotore dei referendum cittadini “Milano si Muove”.

Il colpo di coda dell’amministrazione uscente ha prepotentemente riaperto il dibattito sulla consultazione popolare «per l’ambiente e la qualità della vita» che si terrà nel capoluogo lombardo in concomitanza con quella nazionale del 12 e 13 giugno. Il primo dei quesiti chiede proprio la riduzione del traffico cittadino attraverso l’estensione di Ecopass. Fino a poco tempo fa, nel pieno della campagna elettorale, si era detta «favorevole ai referendum» anche la stessa Moratti. «L’idea di “Milano Si Muove” - continua Poggio - rimane quella di estendere l’esperienza di Ecopass a tutti i veicoli e ampliare l’area di applicazione.

Ovviamente anche noi abbiamo pensato di trattare in maniera differente i residenti, ma questo è radicalmente diverso dal dire che i milanesi non pagheranno più l’ingresso in centro, l’obiettivo semmai è di ridurre il costo del ticket». Sulla stessa linea anche Enrico Fedrighini, capogruppo uscente dei Verdi a Palazzo Marino: «Nel documento dei Saggi nominati dal sindaco per analizzare i dati e valutare le diverse opzioni future per lo sviluppo di Ecopass, un sistema di pedaggio che preveda la tariffazione esclusiva dei non residenti non esiste, perché gli esperti nominati dalla Moratti non hanno mai preso in considerazione un’ipotesi cosi bislacca e nemmeno l’assessore al Traffico».

Al punto che anche Pisapia ha chiesto più volte alla sua sfidante di rendere pubblica sia «la relazione dei saggi in suo possesso dal 17 dicembre 2010» che «la ricerca affidata alla Fondazione Lombardia per l’Ambiente, sul rischio di esposizione all’inquinamento atmosferico dei cittadini milanesi».

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