venerdì 11 febbraio 2011

Napolitano: "Il giusto processo è già garantito dalla Costituzione"

Dura presa di posizione del capo dello Stato a poche ore dall'incontro con Berlusconi: "Fuori da questo quadro solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici"

ROMA - In Italia, grazie all'attuale Costituzione, a tutti è garantito un giusto processo. E' questo in sintesi il messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto mandare al Paese incontrando stamani al Quirinale il comitato di presidenza del Csm. Il capo dello Stato, fra le altre cose, ha ricordato, come ha già detto durante la Giornata dell'Informazione che "nella Costituzione e nella legge possono trovarsi i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere insieme le ragioni della legalità nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo". "Fuori di questo quadro - ha puntualizzato Napolitano - ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verità e di giustizia".

Una presa di posizione molto netta, al limite della bacchettata, che non potrà non riflettersi sul contenuto dell'atteso incontro in programma per oggi pomeriggio (probabilmente intorno alle 17) al Quirinale tra il capo dello Stato e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un appuntamento già carico di tensione, dopo che fino all'altro ieri la presidenza della Repubblica lo aveva derubricato come 'inopportuno'  in seguito alle violente parole di Berlusconi sui pubblici ministeri e il documento del Pdl che definiva i magistrati di Milano "una avanguardia rivoluzionaria".

A ben poco sembrano quindi valse le parole concilianti pronunciate dal premier
in un intervista al Foglio di oggi.  "C'è qualcosa di più e di diverso rispetto al primo ribaltone del '94-'95", spiega Berlusconi. "Stavolta - aggiunge - c'è una coscienza pubblica diffusa dell'intollerabilità costituzionale e civile di un siffatto modo di procedere, il famoso golpe bianco, anche perché abbiamo un presidente che è un galantuomo".
11 febbraio 2011

 repubblica.it/napolitano

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