Uno studio sugli effetti della riforma in discussione al Senato: Irpef raddoppiata, Il Federalismo fiscale vuol dire più tasse per molti. Per lo meno come primo effetto:lo sblocco delle addizionali Irpef di Comuni e Regioni porterà, città per città, a una serie di aggravi sulle tasse da pagare che in media dovrebbero essere di 1100 euro nel 2015, raddoppiando rispetto ad oggi. Ne parla Repubblica citando uno studio della Uil in un articolo di Roberto Petrini:
Continuano, intanto, i conteggi dei possibili effetti dello sblocco delle addizionali di Comuni e Regioni, che potrà costare ad un cittadino- tipo che guadagna 30 mila euro lordi l’anno e 1.600 euro netti su tredici mensilità, ben 1.158 euro l’anno, 647 in più rispetto ad oggi. La simulazione, realizzata dal Servizio politiche territoriali della Uil per Repubblica, prende in considerazione le 21 città capoluogo di Regione e immagina che sindaci e governatori utilizzino tutte le armi fiscali messe a disposizione dal federalismo che da oggi riprende l’esame in Bicameralina e sta per arrivare nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Gli aumenti potrebbero partire da quest’anno:
Già da quest’anno sono infatti possibili gli aumenti delle addizionali Irpef comunali, congelate nel 2008, nei municipi che hanno mantenuto l’aliquota sotto lo 0,4 per cento: l’aumento potrà essere dello 0,2 nel 2011 e di un altro 0,2 nel 2012. A partire dal 2013 — nota Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil — gli aumenti saranno liberi fino all’aliquota massima dello 0,8 per cento. Vuol dire che un Comune come Milano che oggi, come ha rivendicato il sindaco Moratti, può vantare una addizionale pari a zero, nel 2015 avrà la possibilità di mettere in busta paga del contribuente medio un balzello da 240 euro. Oppure un Comune come Roma, che già beneficia di un tetto maggiorato dello 0,9 per cento (gli altri sono allo 0,8), dal prossimo anno potrà quasi raddoppiare l’addizionale dai 150 euro attuali a quota 270.
E dopo i comuni potranno muoversi le province:
A conti fatti il potenziale in mano ai sindaci dei 21 capoluoghi regionali da oggi al 2015 è pari ad un aggravio di 94 euro a testa. Un pesante fardello fiscale arriva anche dalle Regioni che a partire dal 2012 e fino al 2013 potranno aumentare le aliquote, attualmente congelate, fino all’1,4 per cento e raggiungere il 3 per cento a decorrere dal 2015. In conclusione il federalismo mette in mano ai governatori un mannaia che vale per il cittadino-campione in esame 553 euro.1 febbraio 2011
giornalettismo.com/
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