mercoledì 9 novembre 2011

Menarini e la truffa delle pillole: 860 milioni “rubati” allo Stato. Cioè a noi.

Menarini e la truffa delle pillole: 860 milioni “rubati” allo Stato. Cioè a noi.

Da una parte c’è il senatore che pensa all’emendamento da presentare in Commissione Industria. Dall’altra la società farmaceutica Menarini che in cambio commissiona una fornitura di libri d’arte alla casa editrice della moglie del politico-amico. In altre parole, corruzione. È quanto contestano al senatore Cesare Cursi – già sottosegretario alla Salute e presidente della Commissione Industria – i magistrati della Procura di Firenze che ieri hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico di 14 persone, tra cui il patron della casa farmaceutica Alberto Aleotti. L’inchiesta ha portato alla luce un raggiro da 860 milioni di euro in danno del Servizio sanitario nazionale. Il business da capogiro, secondo l’accusa, è stato incentrato per ben 20 anni sui prezzi dei farmaci “gonfiati” dalla Menarini, che avrebbe usato oltre 130 società offshore per far lievitare i costi dei principi attivi anche fino all’ 80%.

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