FOTO: Berlusconi e la conta dei numeri
ROMA - Silvio Berlusconi torna a 'bollarli' ancora una volta come "traditori" e lo scrive addirittura su un foglietto, durante il voto in Aula del Rendiconto ("308 voti - 8 traditori"), che poi alla fine viene immortalato dai fotografi.
Loro, i parlamentari della maggioranza che hanno deciso di non votare insieme alle opposizioni, rispediscono "l'insulto" al mittente e spiegano le ragioni del proprio "ripensamento". Il "vero traditore" ribatte subito Santo Versace, che in realtà decise di non sostenere più il governo già dal 29 settembre scorso, "é proprio chi sta ora a Palazzo Chigi". Il partito si era prefissato un programma ben preciso, ricorda, dalla riduzione della pressione fiscale alla riforma della giustizia. E cosa è stato fatto sino ad ora? "Nulla", osserva lo stilista. E dunque chi è il "vero traditore?".
Gli altri parlamentari: Roberto Antonione, Giustina Destro, Giancarlo Pittelli e Fabio Gava, firmatari di una lettera con la quale nei giorni scorsi avevano chiesto un allargamento della maggioranza, protestano contro quello che definiscono "un insulto gratuito". "Perché noi - incalza Pittelli - è da tempo che facciamo osservare come così non si possa andare avanti!". "Chi pensa che si possa affrontare una situazione d'emergenza come l'attuale con 316 voti striminziti - rincara la dose Antonione - o è un malato di mente o è in malafede".
"E noi - insiste la Destro - abbiamo semplicemente voluto dire le cose come stavano.
EDVolevamo dare un segnale affinché Berlusconi capisse che c'é bisogno di una maggioranza estesa per affrontare una crisi economica di queste proporzioni". I firmatari della lettera, in realtà erano sei. Ma alla fine Isabella Bertolini e Giorgio Stracquadanio sono 'rientrati nei ranghi' votando 'si' al rendiconto. La lista degli esponenti del centrodestra che oggi hanno fatto mancare il proprio sostegno all'esecutivo del Cavaliere è però un po' più lunga. Ci sono l'ex soubrette Gabriella Carlucci, oggi entrata in Aula 'scortata' dai nuovi compagni di strada dell'Udc; l'ex pluri-ministro Calogero Mannino; l'ex Responsabile Luciano Sardelli; gli ex Pdl Antonio Buonfiglio e Francesco Stagno D'Alcontres; Franco Stradella, l'unico astenuto dell'Assemblea. E anche l'ex sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti oggi "abbandona la nave", per dirla con Domenico Scilipoti ("attaccano me, ma che dire di questi che ora abbandonano la nave?") anche se lui, però, non è parlamentare. Poi c'é il 'caso' di Gennaro Malgieri. Non presente al voto assicura di essersi dovuto assentare, prima, dice, per 'andare in bagno'. Poi per 'prendere una medicina'. "Il fatto - si commenta nel centrodestra - è che non c'era. E questo basta".
"Io però - tenta di giustificare Antonione - fino a prova contraria credo alla buona fede di tutti e se lui dice che avrebbe votato 'si', gli credo...". "I veri traditori - assicura ancora Pittelli - sono gli 'yes-men', quelli che gli stanno intorno e gli dicono sempre 'si'. E non gli spiegano come si stiano mettendo davvero le cose". Il fatto, si sottolinea nel Pdl, è che ora i berlusconiani sono in minoranza in molte commissioni chiave di Montecitorio come, ad esempio, la Giustizia e le Attività produttive, in seguito alle recenti 'diserzioni'. "E ridotti in questo modo - spiega un capogruppo di commissione berlusconiano - è difficile continuare ad andare avanti". In serata, intanto, Antonione, Destro, Gava, Pittelli, Sardelli, Buonfiglio e Scotti, si riuniscono per fare il punto sulla nuova componente del gruppo Misto alla quale vorrebbero dar vita. Un nuovo 'soggetto' politico che necessiterà dei finanziamenti 'di rito' (nuovi uffici, personale e migliaia di euro ogni mese) e che dovrà essere 'consultato' dal Quirinale in caso di nuovi governi
ANSA/photostory

Nessun commento:
Posta un commento