Facco: «Vi dico perché il Senatùr non mollerà mai Silvio».
L'accordo che unisce da più di 10 anni Silvio Berlusconi a Umberto Bossi è politico oppure economico? In molti ne hanno già parlato in questi anni, sostenendo che le remore del Senatùr nel mollare Berlusconi siano tutte ascrivibili a un patto d'acciaio firmato di fronte a un notaio di Milano nel gennaio del 2000 (leggi il documento PDF).
La storia è tornata alla ribalta domenica 2 ottobre, quando il giornalista Gigi Moncalvo, direttore della Padania dal 2002 al 2004 lo ha spiegato a Lucia Annunziata durante la trasmissione In mezz'ora. «Ma anche io, insieme con Mario Morelli (ex braccio destro del Senatùr ndr), lo avevamo raccontato alla redazione di Potere nel marzo di quest'anno. E Morelli (morto un mese fa ndr) aveva spiegato per filo e per segno quello che gli aveva raccontato Bossi in persona».
Poi però l'intervista non andò in onda. «Forse perchè la Annunziata non voleva creare scompiglio nel periodo in cui Enrico Letta stava cercando di fare un accordo con la Lega per far cadere Berlusconi», ipotizza Facco mostrando i messaggi scambiati con la redazione della trasmissione di viale Mazzini diretta dalla Annunziata.
Lunedì, 10 Ottobre 2011 Lettera43.it ne ha parlato con Leonardo Facco, ex capo della redazione cultura del quotidiano la Padania negli anni '90, autore del libro Umberto Magno (Aliberti Editore), collaboratore di deputati leghisti a Montecitorio e profondo conoscitore del movimento lumbard.
Lui è stato tra i primi a raccontare che l'asse del Nord, architrave dell'esecutivo, si regge in realtà su un accordo economico firmato di fronte a un notaio dal Cavaliere e dal Senatùr nel gennaio del 2000, a un anno di distanza dalle elezioni politiche del 2001.
lettera43.it/facco-vi-dico-perche-il-senatur-non-mollera-mai-silvio
Quando B.era mafioso - Bossi accusava Berlusconi - leggi
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