Di Antonio G. Paladino
19/10/2011
Contrordine ministri e sottosegretari, non agitatevi. Meno vi muovete e meno si nota che era tutta una finta. La riduzione del vostro stipendio, annunciata in pompa magna nell'imminenza della «manovra bis» era solo un eufemismo, un modo di dire.
Stupisco che ci siate cascati.Insomma era solo uno scherzo o, se volete, un gioco di destrezza per tenere buoni i cittadini normali, quelli che Palazzo Chigi lo vedono solo sugli schermi tv quando la sera si abbioccano davanti ai Tg.
Solo per loro erano (e sono) i tagli. Infatti per ministri e sottosegretari, poiché ricoprono cariche politiche e non sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente, non posso essere destinatari dei tagli al trattamento economico complessivo disposti dall'articolo 9, comma 2 della manovra correttiva del 2010. A questi, pertanto, sulla mensilità in pagamento il prossimo novembre, sarà rimborsato quanto trattenuto in applicazione della predetta norma.
È quanto si desume scorrendo il testo del messaggio 11.10.2011, n.150 che la direzione centrale dei sistemi informativi e dell'innovazione del Ministero dell'economia ha diffuso per fornire chiarimenti in ordine al calcolo della decurtazione prevista dal Dl n.78/2010.
Come si ricorderà, il legislatore ha previsto che, a decorrere dall'1.1.2011 e sino al 31.12.2013, i trattamenti economici complessivi dei dipendenti, anche di qualifica dirigenziale delle amministrazioni pubbliche, superiori a 90.000 euro lordi annui, sono ridotti del 5 per cento per la parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché del 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro.
Continua a leggere
Nessun commento:
Posta un commento