giovedì 20 ottobre 2011

Fischi per Napolitano. Pisa: il capo dello Stato accolto all'urlo di «Vergogna!»

Un bagno di folla condito dalla contestazione che non ti aspetti. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato accolto, giovedì 20 ottobre, con sentimenti contrastanti a Pisa, dove lo aspettavano in piazza Garibaldi quasi 1.000 bambini che lo hanno festeggiato.
I piccoli hanno intonato al suo arrivo l'Inno d'Italia e Napolitano li ha salutati stringendo le mani a diversi di loro.

Proteste, invece, nei pressi della sede universitaria della Sapienza: alcune decine di studenti e militanti dell'area antagonista hanno gridato «Vergogna!» all'indirizzo del capo dello Stato.

«NON SEI IL NOSTRO PRESIDENTE».
Erano una cinquantina i contestatori che hanno atteso l'arrivo di Napolitano fuori dalla Sapienza, tutti appartenenti all'area dell'antagonismo universitario di Pisa e alla Rete dei comunisti.
Questi ultimi hanno anche distribuito un volantino che recitava «Caro Napolitano non sei il nostro presidente, guerra e sacrifici falli tu. Non saremo tra chi festeggia la tua visita Pisa. Il vostro debito non le pagheremo e le vostre guerre non le faremo».

Tra gli slogan gridati all'indirizzo del presidente «La crisi non la paghiamo».
Nel gruppo di contestatori sono spuntate anche alcune bandiere no Tav.

Il capo dello Stato: «Attraversiamo momenti difficili»
Parlando della situazione attuale, il capo dello Stato ha spiegato: «Attraversiamo momenti difficili e non solo in Italia. Ma l'importante è trovare la rotta giusta».
Il presidente ha passeggiato lungo la via Curtatone e Montanara, di fronte al palazzo della Sapienza, per salutare la folla presente prima di risalire in auto e lasciare il luogo della cerimonia. Ai giornalisti presenti il presidente ha anche rivelato di essere contento per la «straordinaria accoglienza ricevuta».

«SISTEMA IMPERMEABILE». In una lettera consegnata a Napolitano gli studenti hanno spiegato: «Abbiamo le energie e le idee per cambiare il mondo in cui viviamo e non ci difetta il coraggio dell'immaginazione, che si scontra tuttavia con l'impermeabilità di un sistema partitico e di una classe politica oggi non in grado di interpretare i bisogno espressi dai movimenti della società civile e di interloquire conseguentemente, con essi su piano di ascolto e di pari dignità».

Parlando agli operai dei cantieri navali di Pisa che lo aspettavano in piazza Garibaldi, Napolitano ha detto: «Ragazzi resistete, non mollate e fatevi sentire da chi non vi vuole ascoltare».
Chiusura sull'uccisione di Muammar Gheddafi: «Si chiude una drammatica pagina in Libia. C'é solo da augurarsi che si costruisca un Paese nuovo, libero e unito».
Giovedì, 20 Ottobre 2011

lettera43.it/pisa-giorgio-napolitano-contestato-vergogna

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