lunedì 31 ottobre 2011

Alert Italia, speculatori scatenati: BTP sotto tiro, tasso vicino a 6,2%. Spread fino a 410

Milano - Gli investitori continuano a manifestare tutte le loro perplessità sul piano che l'Europa ha presentato per salvare l'euro: e le conseguenze di questa forte diffidenza si fanno sentire sia sui mercati azionari che su quelli dei bond. Soprattutto quelli italiani: da segnalare poi il clima pre-festivo, con scambi ridotti, che rende particolarmente vulnerabile il nostro mercato.

Gli indici azionari principali del continente europeo chiudono ai minimi di seduta. Il Ftse Mib si attesta appena sopra la soglia dei 16.000 e perde 653 punti in termini assoluti, 3,8 punti in termini percentuali; Londra -2,2%, Francoforte -2,91%, Parigi -2,73%, Madrid -2,7%. Contenuto il calo di Atene (pressoche' piatta), ma anche perche' era chiusa venerdi' quando le altre borse avevano recuperato.

Italia sempre in primo piano, con i rendimenti dei BTP decennali che sono arrivati a balzare in giornata fino al 6,181% (alle 14:12), sempre più vicini al massimo dall'introduzione dell'euro, che è stato testato ad agosto al 6,4%, prima che la Bce iniziasse ad acquistare titoli di stato italiani e spagnoli.

Passate le 17 ora italiana, i rendimenti sono poi scesi al 6,081%. Il livello eccezionalmente alto ha avuto comunque ripercussioni sul mercato azionario, con il Ftse Mib che è arrivato a cedere fino a più del 3%. Da segnalare inoltre che i BTP a dieci anni non sono stati gli unici a essere oggetto di attacchi speculativi. Attenzione infatti ai rendimenti dei bond a due anni, che sono volati fino al 5,044%, al massimo dal luglio del 2008.

Spread Italia-Germania sempre più in volata fino a quota 410, prima di ridiscendere a 406 punti nel tardo pomeriggio. La situazione si fa sempre più grave: e non solo nel mercato secondario, ma anche in quello primario, visti gli esiti disastrosi dell'ultima asta.

Il paese rimane osservato speciale, e l'attenzione è sulla continua speculazione e mancanza di fiducia nei confronti dei bond italiani, alimentata dalla confusione che regna nel governo, e dallo scetticismo che la letterina che il premier Silvio Berlusconi ha presentato all'Ue non venga seguita da quegli interventi seri di cui l'Italia ha disperatamente bisogno.

Tutto il mondo ormai teme un eventuale contagio di Italia e Spagna, tanto che Fmi, Ue e banche centrali stanno studiando una rete di sicurezza per entrambi i paesi: una rete di sicurezza che potrebbe tradursi in un aumento di capitale. In questa situazione, non sono sicuramente di aiuto le parole di Berlusconi, che nel fine settimana ha attaccato l'euro.

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