L'ira della base leghista corre sul web. "Un voto di scambio, scaricate Silvio"

28/09/2011
Sui forum e a Radio Padania lo sfogo del popolo del Carroccio dopo il "salvataggio" di Romano.

La Lega è sempre più distante dalla sua base. Nel giorno in cui la Camera ha bocciato, grazie ai voti decisivi del Carroccio, la mozione di sfiducia al ministro delle Politiche Agricole Romano, il popolo padano non si è più trattenuto: la scelta di difendere un ministro indagato per concorso esterno in associazione mafiosa non è stata digerita da molti militanti del partito di Bossi, che hanno sfogato in Rete la propria rabbia. «C'è forse qualcosa di nuovo? Sono anni che si comportano così. Dove eravamo quando l'hanno eletto?» scrive Eros sul forum indipendente “Giovani padani”. Ancora più sferzante Virgilio: «La Lega è stata complice di questo disastro, si è schierata a favore dell'interesse di una "sola" persona, invece di difendere la collettività, ma la colpa maggiore è stata la nostra, non siamo stati capaci di vedere oltre, siamo stati ingannati dai mezzi televisivi, giornali e comizi da "piazza"».

L’indignazione è talmente diffusa che alcuni evocano la celebre protesta contro Craxi all’epoca di Tangentopoli: «La famosa base ha detto basta...non ci rappresentate più, e prima o poi dovrete scendere dal cadreghino e girare per le città...le monetine sono pronte anche per voi...» attacca “Stesoo”, che punta il dito contro il gruppo dirigente del partito: «Oggi con il voto a un mafioso si torna a dividere l'Italia in due, non più tra Nord e Sud…. ma tra onesti e disonesti».

Ma a prevalere è soprattutto la disillusione di un elettorato che - almeno on line - non sembra più farsi ammaliare dal carisma di Bossi, ritenuto da molti il principale responsabile di questa situazione: «La Lega ha già fatto da tempo la propria scelta. E tale scelta è il vivacchiare all'ombra del Colosseo, senza più quell'impeto originario che la contraddistinse in un tempo ormai remoto. Il berlusconismo, che abbracciaste, ha finito col divorarvi proprio quando vi illudevate di poter giocare la vostra partita. Rassegnatevi quindi a fare i lacchè alla cricca. Una persona si giudica anche dagli amici che si sceglie».

Decisamente diverso è il clima a Radio Padania, dove prevale la realpolitik e gran parte degli interventi è a favore della scelta leghista: «A me di Romano non frega niente – ammette un ascoltatore – non sopporto neanche Berlusconi, ma è il momento di stringere i denti e andare avanti per il federalismo».

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