venerdì 16 settembre 2011

INVESTIMENTI - La regola del Cuggino

Così il fondo dell'italoamericano ha guadagnato durante la crisi.
di Edoardo Blosi
Mentre le Borse crollavano e risparmiatori e investitori correvano ai ripari, il suo Permanent Portfolio Fund metteva a segno un rendimento medio del 10,5%. E, negli ultimi 10 anni, da un valore di appena 52 milioni dollari è passato a oltre 15,6 miliardi.
Eppure, solo qualche anno fa, quando i listini si gonfiavano e i rendimenti fioccavano, la strategia di Michael Cuggino, italoamericano, dal 2003 presidente della società di gestione Pacific Heigts Asset Manager era tacciata di eresia dagli ambienti finanziari.

ORO E FRANCHI SVIZZERI. Il tempo - e la crisi - però gli hanno dato ragione. Il segreto di Cuggino sta tutto nel suo portafoglio che è rimasto quasi immutato nel tempo: il 20% è investito in oro, un altro 10% in fondi e in titoli di Stato in franchi svizzeri e una quota del 5% impiegata nell'argento. Soltanto una parte minoritaria del patrimonio è destinata, da sempre, a strumenti di investimento più tradizionali come le obbligazioni (35%) e le azioni (30%).

TEMPISTICA PERFETTA. «Questo fondo è riuscito a essere nel posto giusto al momento giusto», ha spiegato l'analista Janet Yang, lasciando intendere, probabilmente, che la fortuna di Permanent Portfolio è stata determinata soprattutto da ragioni straordinarie, cioè dal lungo ciclo positivo attraversato da alcuni asset presenti nel suo portafoglio, in primis l'oro e il franco svizzero. Come dire: il portafoglio ideale non l'ha in tasca ancora nessuno ed è un po' come la pietra filosofale.
Venerdì, 16 Settembre 2011

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