Due manifestazioni hanno attraversato la città: la prima da piazza dei Cinquecento è giunta al Colosseo, la seconda da Largo Corrado Ricci è arrivata in piazza Navona dove i manifestanti hanno montato tende da campeggio. Il presidio proseguirà fino a domani in concomitanza al voto di fiducia sulla manovra al Senato.
Prove di autunno 'caldo' a Roma. La capitale è tornata a rianimarsi dopo le ferie e le strade sono state invase da migliaia di persone, protagoniste delle manifestazioni parallele, organizzate dalla Cgil e dall'Unione sindacale di base (Usb), per dire 'no' alla manovra anti-crisi in discussione al Senato. Un anticipo di una lunga fase di protesta con due cortei che hanno attraversato la città: nessun incidente o problema di ordine pubblico (solo alcuni lanci di uova e vernice), dopo gli allarmi dei giorni scorsi e il botta e risposta tra il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, e il sindacato di Corso d'Italia.
Il serpentone della Cgil è partito da piazza della Repubblica fin sotto l'Arco di Costantino, mentre quello dell'Usb da largo Corrado Ricci ha raggiunto piazza Navona. Al primo, concluso con gli interventi del segretario Susanna Camusso e del leader regionale Claudio Di Berardino, hanno partecipato anche i vertici dei partiti dell'opposizione, tra cui Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha dato il "benvenuto" ai manifestanti spiegando: "La manovra segna la fine di un governo delle destre che ha fallito in italia". Il secondo, a cui si sono uniti Rifondazione, Unicobas e No Tav, ha terminato la sua corsa al Senato, dove è stato improvvisato un campeggio a 'presidio' delle operazioni di voto in corso a palazzo Madama. Qui, alle 18, è previsto anche il sit-in della Fiom. Mentre la tendopoli andrà avanti per tutta la notte.
L'obiettivo è quello di "continuare la protesta in modo da rimandare al mittente la manovra-massacro imposta dall'Unione europea". Infine, l'invito rivolto a "tutte e tutti a unirsi domani mattina alle 9.30 in piazza Navona, in concomitanza con il voto di fiducia sulla manovra al Senato. L'assemblea lì riunita deciderà le modalità di prosecuzione della lotta".
6 settembre 2011
roma.repubblica.it/LEGGI TUTTO
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