Imputazione coatta per Silvio Berlusconi. Il provvedimento e' stato disposto dal gip di Milano, Stefania Donadeo, nell'ambito della inchiesta Bnl-Unipol: la vicenda e' quella della fuga di notizie che ha portato alla pubblicazione sulle pagine de 'Il Giornale' del contenuto dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, con l'allora segretario dei Ds che domanda al numero uno della compagnia assicurativa bolognese l'esito della scalata a Bnl (''allora, abbiamo una banca?''). Il giudice Donadeo ha bocciato cosi' la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Maurizio Romanelli nei confronti del premier. Ora il pm dovra' formulare una richieste di rinvio a giudizio anche per Berlusconi.
L'ipotesi accusatoria ipotizzata nei confronti del premier e' quella di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. Paolo Berlusconi, fratello del premier, e' gia' stato rinviato a giudizio per la stessa vicenda per la stessa ipotesi di reato, mentre tutti gli altri tre imputati sono gia' stati giudicati, chi attraverso il patteggiamento della pena, chi con rito abbreviato. E nell'inchiesta spunta un nuovo: il gip Donadeo ha anche ordinato al pm di iscrivere nel registro degli indagati Maurizio Belpietro.
Il giornalista era alla direzione de 'Il Giornale' nel dicembre 2005, quando cioe' sulla prima pagina del quotidiano della famiglia Berlusconi furono pubblicati i contenuti dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte.
15-09-2011
asca.it/BNL-UNIPOL-GIP-MILANO-IMPUTAZIONE-COATTA-PER-BERLUSCONI
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