La manovra varata dal Governo sta alimentando il dissenso popolare e non solo. Molte le definizioni attribuitele: in primis, «norma socialmente ingiusta», o una «patrimoniale sui poveri». Sindacati e opposizioni contrari alla sforbiciata sulle rivalutazioni delle pensioni, iniziativa che colpisce circa 13 milioni di cittadini, compresi coloro che percepiscono le rendite più basse, o rappresenta di fatto l’unica fonte di reddito regolare nelle famiglie.
Le proteste confluiscono anche su «Spazio Azzurro», il forum online dei sostenitori del Pdl (aperto a tutti), dove si registrano commenti arrabbiati . Qualche esempio? «Ma bravi, va proprio nella direzione giusta! Dopo tanti annunci quello che avete partorito è stato il superbollo! Fate pietà!», segnala Albano. «Deluso!!!!! che aspettiamo a eliminare i reali privilegi? Tetto alle pensioni d’oro, via alle prebende delle sanguisughe, tagli ai mantenuti della politica. Forza Alfano», scrive invece Renato.
Critico anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che lancia il monito al Governo ed al Parlamento:«La norma della manovra economica che riduce la rivalutazione delle pensioni per la fascia da tre a cinque volte il trattamento minimo, tenendo conto dell’inflazione, rende ancora più vulnerabili quei pensionati che negli ultimi quindici anni hanno già visto ridursi il potere di acquisto delle loro pensioni».
Lapidario il commento del presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola:«La manovra era partita con gli effetti speciali degli annunci, che riguardano sempre il futuro, mai il presente, degli tagli alla casta e alla politica. E poi quando uno osserva il contenuto vero capisce – guardando ad esempio l’incredibile vicenda del blocco delle pensioni – che si tratta della patrimoniale sui ceti medio bassi del nostro Paese. È la patrimoniale sui poveri. Nient’altro».
Alla stretta sulle pensioni, segnala il Pd, andrà a sommarsi il peso di una serie di misure che colpiranno gli anziani. Per Stefano Fassina, responsabile per il Pd di Economia e lavoro, «si colpiscono le pensioni da 1.400 euro cioè 1.000 euro netti» ma questa «è sola una delle norme. Poi c’è il ticket che pesa soprattutto sui pensionati visto che più di altri ricorrono al servizio sanitario nazionale. E ancora, l’aumento da 34 a 120 euro del bollo sui titoli a partire dai 1.000 euro investiti; anche qui parliamo di piccoli risparmiatori spesso anziani».
Anche Italia Futura, la fondazione di Luca Cordero di Montezemolo, ha contestato la manovra e ha chiesto all’opposizione una sfida sulle riforme. «La manovra è quella che è», si legge in un post sul sito della fondazione firmato da tale Carlo Calenda, «il minimo sindacale, con alcune ridicole prese in giro sui costi della politica (dove si annunciano misure puramente simboliche) e una buona quantità di assegni post-datati: provvedimenti che avranno effetto solo dalla prossima legislatura e che rappresenteranno un alibi formidabile per chiunque governerà il paese dopo il 2013. Abbiamo forti dubbi che, nel medio periodo, questo risulterà sufficiente».
03/07/2011
ilgiornaledelfriuli.net/
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