Perché la Rete si mobilita contro il bavaglio dell'Agcom.
Il 5 luglio potrebbe essere ricordato come il giorno dell'indipendenza della Rete. Almeno in Italia, dove, è stata organizzata La notte della Rete, una non-stop contro l'approvazione della delibera 668/2010 dell'Agcom, il cosiddetto bavaglio a internet. L'iniziativa è previsto prenda il via alle 17.30 presso la Domus Talenti di Roma, "rifugio", almeno per una sera, di blogger, artisti, leader politici e utenti pronti a criticare il provvedimento.
Da mesi, infatti, il popolo del web protesta contro la nuova norma che conferisce all'Authority il potere di oscurare qualsiasi contenuto internet che ritenga in violazione del copyright. E, con la scusa di difendere il diritto d'autore, potrebbe adirittura arrivare a cancellare direttamente i siti.Tolti i Paesi totalitari, si tratta del primo caso al mondo in cui un'autorità amministrativa si fa giudice e ha un potere coercitivo che non ammette difesa.
Se per il giurista Guido Scorza, la delibera «è un codice di guerra per trasformare la Rete italiana in una grande tiù controllata da un pugno di politici e manager», secondo il blogger Massimo Mantellini il provvedimento «è un paravento alle esigenze degli industriali dei contenuti».
Quello che qualcuno in tempi lontani chiamava censura, oggi potrebbe diventare legge.
Martedì, 05 Luglio 2011
lettera43.it/la-rete-si-mobilita-contro-il-bavaglio-dell-agcom
Nessun commento:
Posta un commento