giovedì 9 giugno 2011

SENATO- Doppio schiaffo per il Cav, Senato: governo ko due volte sul ddl anticorruzione.

Per il governo e la maggioranza l'8 giugno sarà sicuramente una giornata da dimenticare. Battuti per due volte consecutive al Senato durante l'esame degli emendamenti sul disegno di legge anticorruzione, l'esecutivo ha sospeso la seduta e ha chiesto tempo per riesaminare il ddl, proposta appoggiata da Lega e Pdl.

LA LEGA PRENDE LE DISTANZE. Ma il Carroccio nonostante il sostegno inziale ha poi preso le distanze e ha votato contro un emendamento bipartisan al ddl anticorruzione che obbliga «coloro che occupano cariche pubbliche o assumono pubblici impieghi» a giurare fedeltà alla Costituzione italiana al momento dell'assunzione. L'emendamento è comunque passato con 214 'sì', 30 'no' e 11 astenuti.Insomma una giornata di tensioni al Senato, ramo del Parlamento che sinora aveva rappresentato per il governo "un'aula felice", e che ora inizia a mostrare alcune crepe: «Il governo tragga le conseguenze, questa maggioranza è senza più prospettive», ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

ENTRO IL 9 GIUGNO PROPOSTA DI MODIFICA. Intanto alla luce di quanto deciso oggi dalla Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente Renato Schifani per decidere il da farsi dopo lo stop in aula, il governo dovrà presentare il 9 giugno alla presidenza del Senato una nuova proposta di modifica che tenga conto delle deliberazioni del Senato. E questa, poi, dovrà essere trasmessa in Commissione Giustizia. Il progetto di legge per combattere la corruzione in Italia andrà avanti così su un doppio binario: una parte del ddl in Commissione e l'altra parte in Aula.
 08 Giugno 2011

lettera43.it/la-maggioranza-proponeva-un-comitato-presieduto-dal-premier

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