mercoledì 22 giugno 2011

Sabotaggi, lobby e 3 mila tonnellate di rifiuti ancora in strada. - Lettera43

Sabotaggi, lobby e 3 mila tonnellate di rifiuti ancora in strada. - Lettera43

emergenza spazzatura La Mala estate di Napoli
Sabotaggi, lobby e 3 mila tonnellate di rifiuti ancora in strada.
di Enzo Ciaccio


Riunioni su riunioni, alla Regione e al Comune, vengono organizzate per tentare di uscire dalla fase acuta dell’ennesima crisi dei rifiuti che sta vivendo Napoli e la sua area metropolitana. Sono 13 mila le tonnellate rimaste in strada, tra città e area metropolitana. Dopo il flop del sindaco Luigi De Magistris, che si era impegnato a pulire Napoli in cinque giorni, il governatore Caldoro ha chiesto di nuovo alle altre province di accogliere un po’ di tonnellate di immondizia napoletana. Caldoro potrebbe per legge imporre tale decisione ma finora ha preferito la strada della persuasione. Peccato che, con 31 gradi all’ombra, l’estate napoletana si presenti ad alto rischio sanitario.De Magistris e la sua giunta hanno denunciato il persistere di atti di “sabotaggio”.

Ci sarebbe chi sta incendiando di notte i rifiuti per far sì che diventi necessario indagare sui colpevoli e nel frattempo impossibile rimuovere i cumuli. Altri lancerebbero volutamente migliaia di sacchetti fuori dei contenitori, così che non possano essere raccolti dai camion normali ma solo da quelli speciali spesso indisponibili.Sullo sfondo, si intravedono due protagonisti “occulti”: da un lato la camorra, che nell’emergenza sguazza e fa affari. Dall’altra, il cosiddetto Partito dei termovalorizzatori, che l’Europa non vuole ma che, secondo molti, sarebbe il più forte in Campania: famiglie, gruppi imprenditoriali, lobby politico-affaristiche che hanno individuato nell’incenerimento il Gran business dei prossimi 20 anni e che non intendono rinunciarvi.
Martedì, 21 Giugno 2011

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