martedì 14 giugno 2011

Referendum- Anche a Milano larga vittoria dei 'sì'

Quorum raggiunto per i cinque quesiti ambientalisti.

Quorum fin dal primo giorno. L'onda lunga dei quattro referendum nazionali trascina alla vittoria anche la consultazione ambientalista sulle politiche ambientali di Milano, malgrado l'ostracismo politico-mediatico denunciato in queste settimane dai suoi promotori.

QUASI UN MILANESE SU DUE AL VOTO. Quasi un milanese su due è andato a votare per i referendum cittadini, che pure già il 12 giugno (il primo giorno di votazione) avevano raggiunto la soglia di validità fissata al 30% del quorum. E una valanga di sì ha benedetto i cinque quesiti ideati dall'associazione bipartisan 'Milano Sì Muove' sul verde, la lotta all'inquinamento e, soprattutto, l'inasprimento del famigerato Ecopass, il ticket antismog voluto nel 2008 dall'allora sindaco Letizia Moratti ma mai digerito dalla maggioranza di centrodestra.

«La più verde d'Europa»«Milano si candida a essere la città più verde d'Europa», si è rallegrato il sindaco Giuliano Pisapia, «per quanto riguarda le politiche ambientali, il traffico, il risparmio energetico, la mobilità e la qualità dell'aria». Per i cinque quesiti ecologisti i 'sì' hanno in effetti raggiunto livelli a dir poco bulgari: tra il 94% e il 95% per quelli legati al raddoppio degli alberi in città, al potenziamento delle politiche per l'efficienza energetica negli edifici, alla tutela della Darsena e alla difesa del futuro parco di Expo.

SALVINI CONTRO ECOPASS. Mentre quello sul rafforzamento del pedaggio antismog si è fermato all'80% dei consensi. «Il voto del referendum su Ecopass è disastroso», è stato l'allarme del leghista Matteo Salvini, da sempre contrario al ticket. «Cinque o 10 euro al giorno per tutte le auto sono una mazzata per chi lavora». 

«UNA TARIFFA UNICA». Non a caso proprio sul destino di Ecopass il comitato referendario bipartisan composto dal verde Enrico Fedrighini, dal radicale Marco Cappato e dall'ex assessore morattiano Edoardo Croci, ha subito incalzato la Giunta Pisapia a introdurre un'unica tariffa di 5 euro per tutti i veicoli che entreranno nel centro della città.
 
Per il momento, tuttavia, il neoassessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran
ha preferito giocare di freno per dribblare sia le fughe in avanti dei referendari sia i toni catastrofisti del Carroccio e del vasto partito dell'automobile. «Nei prossimi mesi valuteremo la fattibilità dell'estensione di Ecopass», ha detto Maran, «certo è che andremo nella direzione di una città sempre più a misura di uomo e non di auto. Questo è il programma con cui Pisapia ha vinto e la grande partecipazione ai referendum cittadini ci dice che siamo sulla strada giusta».Lunedì, 13 Giugno 2011

lettera43.it/anche-a-milano-trionfano-i-si

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