giovedì 23 giugno 2011

Intercettazioni sulla P4, è polemica. Il Pdl: fermare il gioco al massacro

23/06/2011
Alfano: "Un miliardo buttato, sono penalmente irrilevanti".
Cicchitto: "Sono a senso unico"


ROMA
Il Pdl prepara il contrattacco per provare a fermare la pioggia di verbali di intercettazioni e interrogatori relativi all'inchiesta P4, che si allarga a macchia d'olio. Conversazioni ad altissimo livello che coinvolgono esponenti di primo piano della scena politica ed economica nazionale. Al centro Luigi Bisignani, snodo di confidenze, sfoghi, richieste di intervento, suggeritore di nomine e decisioni politiche ed istituzionali.

La maggioranza prepara una stretta. La «tenaglia» si compone di due mosse incrociate. Primo: ripescare alla Camera quella legge sulle intercettazioni che vieta la pubblicazione di colloqui carpiti sì legalmente, ma destinati al cestino perché di nessuna rilevanza penale. Secondo: il Pdl spera di far emergere che i pm napoletani Curcio e Woodcock hanno esorbitato dalla legge quando hanno insistito nell’intercettare il deputato Alfonso Papa anche dopo essersi resi conto che un certo cellulare era in uso a un parlamentare; ne seguirebbe una scontata denuncia al Csm.

A dettare la linea è il Guardasigilli Alfano. «Tutte le intercettazioni che leggiamo oggi sui giornali, oltre a non essere penalmente rilevanti, non sono gratis. Il debito accertato nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici è di un miliardo di euro», attacca il ministro della Giustizia. Alfano ricorda che nell’ottobre del 2008, pochi mesi dopo il suo arrivo al dicastero di via Arenula, le ditte che fornivano il materiale per le intercettazioni avevano minacciato di bloccare il servizio perché non pagate da troppo tempo dal Ministero della Giustizia. Dopo una serie di interventi disposti dal ministro Alfano, «i costi delle intercettazioni sono diminuiti nel loro importo complessivo di un terzo e questo grazie alla strategia del fiato sul collo» sulle ditte stesse che per uguali servizi applicavano diversi prezzi in differenti uffici giudiziari.

Cicchitto è ancora più esplicito: «Lo scandalo è la pubblicazione di intercettazioni che attendono perlopiù alla vita politica e privata di singoli individui. È un gioco al massacro che va fermato». Il capogruppo del Pdl è molto critico nei confronti del pm di Napoli: «Se venissero intercettati tutti i vari lobbisti che sono in azione sulla scena politica nazionale, ci sarebbe senz’altro un panorama di informazioni un po' più ampio...». La reazione delle opposizioni non si fa attendere. «Scandaloso è voler mettere il bavaglio all’informazione per impedire all’opinione pubblica di essere informata. Chi rispetta la legge e opera nel solco delle regole e delle procedure istituzionali non ha nulla da temere», dice il senatore del Pd Lumia. Per Casini «approvare una legge in fretta e furia desterebbe troppi sospetti». «Noi eravamo per l’approvazione del provvedimento a cui lavorò il ministro Mastella ma poi non se ne fece più nulla. In questa fase sarebbe sbagliato», spiega il leader dell’Udc.

lastampa.it/

Che dire? Siamo punto e a capo!!!

Nessun commento:

Posta un commento