lunedì 20 giugno 2011

BATTERIO KILLER, 40 MORTI. "DIFFUSIONE CRIMINALE?"

ROMA - Continua a salire il bilancio delle vittime dell'epidemia di Escherichia coli che ha toccato quota 40 a livello europeo, 39 delle quali in Germania, una in più rispetto a venerdì: lo ha reso noto oggi l'Istituto Robert-Koch di Berlino, sottolineando che anche il numero dei casi nel Paese continua ad aumentare.

20 Giugno 2011
A oggi, il bilancio complessivo dei casi è di 3.494 (tra Ehec e Seu), 86 in più rispetto ai 3.408 registrati alla fine della settimana scorsa. La diffusione del batterio killer potrebbe essere il risultato di un «attacco terroristico», afferma la rivista spagnola Interviù citando fonti dei servizi di intelligence di Madrid. L'ipotesi sarebbe stata comunicata ai servizi alleati dall' intelligence di Berlino, che starebbe esplorando anche questa pista. Alcuni fatti darebbero una certa attendibilità all' ipotesi, come la comparsa di diversi focolari in varie zone del paese, e l'alta tossicità del batterio. Il batterio, nell' ipotesi di una diffusione criminale, potrebbe essere stato coltivato in laboratorio, scrive Interviù, e poi liberato su prodotti che fanno parte della catena alimentare.

Stando alla rivista, i servizi segreti spagnoli, in attesa di risultati più concreti sull'origine del batterio, non scarterebbero alcuna ipotesi. La Commissione europea ha intanto ribadito che l'embargo imposto dalla Russia per le verdure provenienti dall'Ue in seguito alla diffusione del batterio E.coli «non ha più ragione di essere» ed ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà a Mosca una missione a livello politico, guidata dal commissario europeo alla salute John Dalli, per chiedere che Mosca rispetti gli impegni.

«La contaminazione è stata risolta e non c'è alcuna ragione di continuare il blocco e non dare seguito all'accordo», ha spiegato la portavoce Pia Ahrenkilde ricordando che la Russia, in occasione del vertice con l'Ue, aveva accettato di ritirare l'embargo, salvo poi non dare seguito all'intesa. Intanto migliorano le condizioni dei bambini ricoverati in Francia dopo essere stati contaminati dal batterio Escherichia coli che però non c'entra nulla con il batterio tedesco perchè di un altro ceppo.

E dai risultati degli esami sui campioni delle 5 tonnellate di carne sequestrata in Italia non risulta esserci traccia dello stesso batterio che risulta ancora essere rimasto fuori dai confini nazionali nella versione tedesca e in quella francese. Due dei piccoli pazienti francesi sono stati dimessi mentre un altro bambino è ancora in coma e le sue condizioni restano stazionarie. L'origine del batterio non è stata ancora individuata e l'unica certezza è che i test confermano che il ceppo di E.coli isolato negli hamburger in Francia è diverso da quello identificato in Germania. Nei giorni scorsi le autorità di Parigi avevano annunciato nuovi possibili casi. In particolare, il ministro della Salute, Xavier Bertrand, aveva parlato di due vittime potenziali nel Nord del Paese: un ragazzo e un bambino di circa dieci anni. Le autorità sanitarie sono ancora in attesa dei risultati delle loro analisi.

leggo.it/

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