giovedì 2 giugno 2011

ALLARME SANITARIO: Ehec, cortina batterica. Tensione tra Spagna e Germania. L'epidemia non si ferma.

Il batterio killer che sta seminando la morte è di un ceppo nuovo, mai registrato finora. Lo ha fatto sapere l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Nelle stesse ore, in Germania l'allarme sanitario dell'epidemia da Ehec si è allargato a dismisura (nell'arco di 24 ore i casi sospetti sono saliti da 1.500 a 2 mila), ed è esplosa la crisi diplomatica con la Spagna.
Il premier spagnolo José Luis Zapatero non le ha mandate a dire, accusando le autorità tedesche di aver commesso un «errore clamoroso» e l'Unione europea di aver gestito l'emergenza «con lentezza».

MADRID CHIEDE IL CONTO DEI DANNI. La Spagna presenterà il conto per gli oltre 200 milioni di euro di danni subiti, solo nella prima settimana dell'allarme, a causa del panico per il falso cetriolo killer.Se il popolo iberico accusa i tedeschi di razzismo latente verso i Paesi del sud Europa, pigri sporchi e arretrati, tanto da essere frettolosamente incolpato della macchia di untore, i tedeschi rispondono picche, accusando gli spagnoli di essere volgari calunniatori. Entrambi, ormai, hanno iniziato a boicottarsi la merce a vicenda.

GERMANIA, ALLARME A TUTTO CAMPO. Mentre sui blog le critiche montano di ora in ora, la situazione in Germania si fa sempre più seria: «Non possiamo sottovalutare niente, le ricerche della causa proseguono a tappeto», ha ammesso il ministro della Sanità tedesco Ilse Aigner. Anche per l'Istituto Robert Koch di Berlino, tradizionalmente prudente, «non c'è alcun motivo per ridurre l'allarme: i ricoveri potrebbero salire nei prossimi giorni».
In alcuni casi, l'infezione è risultata essere stata trasmessa da uomo a uomo
e non per via orale. E tra medici e scienziati si è fatto largo un pesante dubbio: perché, se da giorni la maggioranza dei tedeschi ha smesso di mangiare frutta e verdura fresca, i casi sono continuati ad aumentare? Giovedì, 02 Giugno 2011

lettera43.it/l-epidemia-non-si-ferma- articolo-in-sintesi

I CASI EHEC ALL'ESTERO. Finora, l'unica certezza è che quasi tutti gli stranieri colpiti dall'infezione intestinale da Ehec e dall'altrimenti rara complicazione da Sindrome emolitica uremica (Seu) erano reduci da un viaggio nel nord della Germania.

Secondo i dati aggiornati diffusi dall'Unione europea, i malati accertati all'estero sono 41 in Svezia (tra questi, 15 di Seu che ha provocato una morte), 14 in Danimarca (sei di Seu), sei in Francia, sette in Gran Bretagna (tre di Seu), sette nei Paesi Bassi, due in Austria e uno nella Repubblica Ceca.
Una segnalazione è arrivata anche dalla Polonia e due dalla Svizzera.
Nei casi più gravi,
è necessario curare il cattivo funzionamento dei reni con la dialisi e fare il lavaggio del sangue con le trasfusioni. Il plasma ha iniziato a scarseggiare. Cliniche e centri di analisi hanno invitato i cittadini sani a donare immediatamente sangue.

Articolo completo qui

Nessun commento:

Posta un commento