Referendum, una porcata tira l'altra di Giovanni Maria Bellu

Una porcata per ottenerne un'altra. No, non parliamo della legge elettorale di Calderoli, ma dell'incredibile vicenda, che si è conclusa questo pomeriggio, del regolamento sull'applicazione della par condicio per i referendum del 12 e del 13 giugno. E' stato appena approvato dalla commissione di vigilanza Rai, con circa un mese di ritardo. Ritardo causato dall'ostruzionismo della maggioranza. L'assenza del regolamento ha impedito, per un intero mese, di parlare dei referendum nella tv pubblica. E ha quindi agito a favore del mancato raggiungimento del quorum, l'obbiettivo che il governo Berlusconi persegue tenacemente da mesi: prima ha evitato di accorpare referendum e voto alle amministrative (buttando a mare circa 300 milioni di euro), poi ha modificato le norme sul nucleare, e sta pensando di fare altrettanto per quelle sulla privatizzazione dell'acqua.

Quattro settimane di black out informativo, dunque. Ecco la prima porcata. Per individuare l'altra bisogna tornare indietro di qualche mese. Ricordate quando all'inizio di marzo scoppiò la polemica dei “conduttori a targhe alterne”? Un parlamentare del Pdl, Alessio Butti, elaborò un “atto di indirizzo sul pluralismo” che tra l'altro prevedeva, per le giornate di martedì e giovedì, di alternare i conduttori con un orientamento di centrodestra a conduttori con orientamento di centrosinistra. Martedì e giovedì, cioè Annozero e Ballarò, Santoro e Floris. Ma il furbissimo Butti non faceva i nomi.

L'atto di indirizzo fu subito bocciato dal presidente della vigilanza Sergio Zavoli. E siamo all'incontro tra le due porcate. Per tutto questo mese i membri della maggioranza hanno fatto sapere che avrebbero posto fine all'ostruzionismo sul regolamento per i referendum se fosse stato messo nel calendario dei lavori della commissione il “documento Butti”. E ci sono anche riusciti. In pratica hanno bloccato un atto dovuto per ottenere un impegno politico: un ricatto.http://www.facebook.com/giovannimariabellu
4 maggio 2011

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