(AGI) - Berlino, 30 mag. - La scelta tedesca di farla finita con il nucleare entro i prossimi undici anni è, per Angela Merkel, un esempio per il mondo. Difendendo la decisione di Berlino, il cancelliere tedesco ha detto che la Germania potrà diventare uno Stato "pioniere verso una nuova era fondata sulle energie rinnovabili". "Possiamo trasformarci", ha sottolineato la Merkel ai giornalisti, "nel primo grande paese industrializzato che compie la transizione verso l'energia rinnovabile, cogliendo tutte le opportunità che questa offre: tecnologia, sviluppo, esportazione posto di lavoro".
L'ultimo reattore nucleare chiuderà nel 2022, trasformando così Berlino nella prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. L'annuncio della svolta è stato dato dal ministro dell'Ambiente tedesco, Norbert Rottgen (Cdu), dopo una riunione tra i leader della coalizione e la Merkel. Per rassicurare sul maggior impiego dei combustibili fossili altamente inquinanti imposti da questa svolta, l'esecutivo ha fatto sapere che si punta a ridurre del 10 per cento entro il 2020 i consumi di elettricità.
Otto dei 17 reattori tedeschi, già staccati dalla rete, non entreranno più i servizio. La maggior parte delle 9 centrali rimanenti verrebbe staccata entro il 2021, mantenendo i tre impianti più nuovi di riserva in caso di emergenza energetica fino al 2022. La decisione segna una clamorosa marcia indietro per la Merkel, che appena nove mesi fa aveva prolungato mediamente di 12 anni la vita di alcune centrali più obsolete.
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