sabato 9 aprile 2011

TUTTE LE BUGIE DI BERLUSCONI

"Io dico sempre  cose sincere, anche  perché non ho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci si può  fidare  di chi usa la menzogna come mezzo della  lotta politica?  La gente deve fidarsi solo di
chi dice  la verità"      (Silvio Berlusconi, 2-3-94)


Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano scomparso nel 2001, lo conosceva bene, avendolo avuto per 15 anni come editore. E diceva: "Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne".

Una pulsione incontenibile e irrefrenabile, quella del presidente del Consiglio italiano verso la menzogna. Persino in Tribunale. Infatti, il 22 ottobre 1990, la Corte d'Appello di Venezia l'ha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto giuramento: "Il Berlusconi - si legge nella sentenza - deponendo avanti il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli estremi obiettivi e soggettivi del contestato delitto": cioè la falsa testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica P2. Il reato, accertato, fu dichiarato estinto grazie a una provvidenziale amnistia approvata nel 1989.

Negli Stati Uniti la menzogna (specie se giurata dinanzi a un giudice) comporta l'immediato impeachment: il colpevole lascia la Casa Bianca. In Italia, entra a Palazzo Chigi. E, naturalmente, continua a mentire. Come prima e più di prima. Quello che segue è un piccolo catalogo ragionato delle bugie berlusconiane...

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