giovedì 14 aprile 2011

Sismologo Usa- Giappone, l'accusa del sismologo: "Mappe sbagliate o obsolete"

Il professor Robert J. Geller, che insegna all'Università di Tokyo, scrive su Nature che le previsioni a lungo termine elaborate dal governo nipponico sono basate su dati errati. E fa l'esempio di Tokai, dove da 30 anni si aspetta un terremoto che non arriva

IL SISMA devastante che ha colpito il Giappone l'11 marzo scorso poteva essere previsto, in termini almeno generali. E la centrale nucleare di Fukushima avrebbe dovuto essere costruita in modo più sicuro, con ben altre precauzioni, per evitare il rischio di un disastro che ha ormai raggiunto, per stessa ammissione delle autorità giapponesi, il livello massimo di gravità, pari a Chernobyl.

E' un giudizio severo quello del professor Robert J. Geller, sismologo americano presso l'Università di Tokyo, che, in un commento pubblicato su Nature, striglia il sistema di allerta sismico giapponese, a suo parere, tutto da riformare. A partire dalle mappe nazionali delle zone a rischio sismico, basate su dati scientifici obsoleti; e dalla pretesa di fare previsioni a lungo termine usando metodologie fallaci, che portano ad ipotizzare eventi improbabili, come il famigerato "terremoto di Tokai", evocato come imminente da decenni e mai verificatosi.

repubblica.it/Continua qui

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