mercoledì 13 aprile 2011

iRS: Mobilitazione Generale contro Equitalia. Corteo attraverserà la Sardegna

Giovedì 14 aprile corteo di auto verso Cagliari. Partenza da Sassari alle ore 8. Il corteo attraverserà tutta la Sardegna. iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna comunica che in riferimento all’annosa vertenza Equitalia, per giovedì 14 aprile 2011, con partenza fissata alle ore 8:00 da Sassari (distributore di via Budapest) è stata organizzata una pacifica mobilitazione aperta al pubblico, che attraversando l’Isola ed accogliendo quanti lungo la strada statale 131 vogliano essere parte dell’iniziativa, raggiunga Cagliari (appuntamento ai parcheggi dello stadio Sant’Elia con successivo trasferimento gratuito in bus-navetta) per manifestare davanti alla sede Equitalia di viale Bonaria in piazza Donatori di Sangue, un pacifico ma fermo dissenso relativamente alle azioni proposte dall’Ente di riscossione.

iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna prende ancora una volta tristemente atto che il fisco italiano, agendo in maniera colpevolmente miope, non fa distinzioni fra chi fa il furbo e chi si trova in difficoltà per aver lavorato e pagato le tasse onestamente, ma anzi premia i veri evasori con il famigerato, ingiusto ed immorale “scudo fiscale”, consistente nel pagamento del solo 5% dei capitali esportati illecitamente all’estero, frutto della vera evasione e della illegalità, con annessa la garanzia del totale anonimato. Per gli onesti cittadini invece sono solo ipoteche, sfratti, sanzioni usuraie, vessazioni, immobili messi all’asta, e volti sbattuti sulle pagine dei giornali a causa degli abusi bancari, della burocrazia e di una folle liberalizzazione del commercio a danno dei piccoli esercenti, oltre che del mancato rispetto dei tempi certi dei pagamenti da parte dello stesso Stato e dei grandi Enti.

iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna da sempre e senza alcuna volontà di creare false aspettative, ha scelto di schierarsi al fianco dei sardi, dei contribuenti che negli anni hanno impunemente subito abusi senza avere forza e strumenti per contrastare un sistema che, come più volte sottolineato dal movimento indipendentista (tesi supportata da analisi, testimonianze e documentazioni raccolte dagli attivisti). Il doveroso presupposto da cui partire è il fatto che la legge deve necessariamente essere uguale per tutti, e questo vale sicuramente per il singolo cittadino ma, conseguentemente anche per la holding Equitalia Sardegna.

Ed invece, attorno al meccanismo Equitalia, ruotano vorticosamente cause civili infinite, un sistema fiscale impositivo basato su arti esoteriche ed un comparto agricolo ridotto alla fame a causa di politiche inique ed insensibili riguardo la necessaria e reale tutela della qualità dei prodotti della nostra terra.

Anche per questo il tessuto produttivo sardo sta subendo gravi danni derivanti appunto dalla cattiva gestione delle fiscalità che ha portato intere famiglie ed imprese ad essere strette e stritolate dalla morsa delle banche Sono i dati a confermare le affermazioni fatte. Secondo il recente rapporto pubblicato da Equitalia Sardegna S.p.A., al termine del 2010 sono circa 70.000 le imprese, su un totale di 160.000 aziende operanti in Sardegna, “iscritte a ruolo” presso l’ente di riscossione.

Il debito accumulato dalle imprese sarde è di oltre 3,5 miliardi di euro. Sono 2354 quelle che hanno già dovuto dichiarare fallimento a fronte di debiti fiscali per circa 950 milioni di euro. Il tutto riferibile ad un ingiusto ed iniquo sistema di riscossione, poiché Equitalia Spa (controllante di Equitalia Sardegna Spa) è una società per azioni di fatto collegata a gruppi bancari, che conseguentemente applica alle rateazioni non i tassi di interesse legale ma bensì tassi di mercato, perseguendo quindi scopi di lucro sulla riscossione delle imposte statali. La rateazione interrompe le altre procedure di riscossione coattiva, ma alla seconda scadenza consecutiva non rispettata, Equitalia riprende automaticamente l’iter: dapprima con fermo amministrativo (autoveicoli), proseguendo con pignoramento dei crediti (quinto dello stipendio o della pensione e dei conti bancari), per finire con pignoramento degli immobili (compresa la prima casa, bene di importanza primaria per la dignitosa sopravvivenza dell’uomo prima che del contribuente).

iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, dopo aver studiato a fondo le problematiche collegate ha fatto le sue proposte in tema di soluzione del problema, raccolte nei seguenti punti:
- Istituzione dell’Agenzia delle Entrate Sarda.

- Sospensione immediata delle cartelle esattoriali per 24 mesi a tasso zero.
- Sospensione di tutte le procedure esecutive in atto (mobiliari e immobiliari)
- Revoca immediata delle ipoteche iscritte da Equitalia sulla prima casa e delle ganasce fiscali sui mezzi di lavoro.
- Ricalcolo del debito, cartella per cartella, del solo capitale iniziale decurtato delle sanzioni, effettuato sulla base di tassi legali e non usurai.
- Possibilità dell’estinzione del debito anche in 30 anni e, comunque, non più di 1/5 del proprio reddito.


L’evento in programma giovedì 14 aprile 2011, che si spera possa essere sentito, partecipato e vissuto da tutti i sardi come una reale opportunità di far sentire la loro voce, sarà occasione per ribadire tesi supportate da fatti concreti e dati tangibili, per sensibilizzare ulteriormente la popolazione isolana su un problema non più trascurabile, per rivendicare un necessario e identitario diritto di appartenenza da esercitare in piena tutela e massima legalità.
 13/04/2011

ventirighe.it/mobilitazione-generale-contro-equitalia

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