Domani giornata vittime, Legambiente: Troppo poche le bonifiche
Roma, 27 apr. (TMNews) - E' fuorilegge da quasi vent'anni ma la sua presenza, anche nelle nostre case, è ancora molto alta e il rischio per la salute ancora attuale. E' nei tetti, nelle condutture, nei cassoni per la raccolta di acqua potabile, nelle canne fumarie o all'interno dei pavimenti vinilici e di mal d'amianto si continua a morire.
A diciotto anni dalla legge 257 del 1992 che lo ha messo al bando, l'amianto è ancora molto diffuso in Italia e tanti siti contaminati attendono di essere bonificati. La stessa legge obbligava le Regioni ad adottare entro 180 giorni il Piano regionale amianto, un programma dettagliato per il censimento, la bonifica e lo smaltimento dei materiali contaminati. Ad oggi però - secondo un rapporto di Legambiente - solo 13 Regioni hanno approvato il Piano. Ma anche quando il piano esiste, mancano le azioni che lo dovrebbero seguire, come la mappatura dei manufatti contaminati. Solo due regioni si sono poste una data entro cui completare la bonifica: la Lombardia nel 2016 e la Sardegna entro il 2023.
Domani si celebra la giornata mondiale delle vittime dell'amianto. L'Italia è stata il secondo paese produttore europeo e tra i principali consumatori di amianto. Secondo le stime del CNR e di Ispesl ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto sparse per il territorio nazionale e un miliardo circa di metri quadri di coperture in eternit sui tetti.
"Pochi sanno che gli incentivi al solare sono forse la prima speranza per liberarci dalle coperture in eternit in pochi anni. È ora che il Governo metta fine alla farsa sugli incentivi bloccati dal decreto Romani - dice Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente - Non si facciano speculazioni sulla salute delle persone e si consenta davvero ai cittadini di accedere alle agevolazioni per eliminare la fibra killer da tetti e capannoni e scegliere i pannelli solari".
tmnews.it/
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