Scontro a Montecitorio, sit-in del Pd.
A Montecitorio la maggioranza accelera sul provvedimento volto a ridurre la durata dei processi, proponendo e incassando l'inversione dell'ordine del giorno, che prevedeva al primo punto l'esame della legge comunitaria.
Roma 30 marzo
L'aula della Camera ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni al provvedimento sul processo breve. 308 sono stati i no, 292 i si'. In precedenza il presidente di turno dell'Assemblea della Camera, Antonio Leone, aveva respinto come inammissibile la richiesta delle opposizioni di far svolgere a scrutinio segreto le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità sul provvedimento che introduce il processo breve
Bagarre
A Montecitorio la maggioranza accelera sul provvedimento volto a ridurre la
durata dei processi, proponendo e incassando l'inversione dell'ordine del giorno, che prevedeva al primo punto l'esame della legge comunitaria. Una mossa che innesca la furibonda reazione delle opposizioni (i cui rappresentanti nel Comitato dei Nove della commissione Giustizia hanno abbandonato per protesta i lavori, parlando di "blitz inaccettabile") e riaccende la polemica sulla questione giustizia, anche in relazione all'orientamento manifestato dal presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini, sul conflitto di attribuzione con i magistrati di Milano chiesto dal centrodestra per il processo sul caso Ruby.
La terza carica dello Stato fa sapere che, a prescindere dalle conclusioni cui perverrà l'Ufficio di presidenza, l'assemblea della Camera dovrà comunque pronunciarsi al riguardo.
Vergognatevi!
Ma a infiammare il confronto con le minoranza è soprattutto l'ok all'inversione dell'odg. La proposta di procedere subito all'esame del provvedimento sul processo breve è passata con una maggioranza di 15 voti. Hanno votato a favore Pdl e Lega, hanno votato contro Pd, Idv e Nuovo Polo. Appena il vicecapogruppo del Pdl Simone Baldelli ha chiesto di accantonare l'esame della Comunitaria e passare direttamente al testo che prevede tra l'altro la prescrizione breve per gli incensurati, il Pd, col presidente dei deputati Dario Franceschini, e' insorto, denunciando la violazione dell'articolo del regolamento della Camera che riserva all'opposizione uno spazio dei lavori dell'Aula per le proprie proposte di legge. "Vergognatevi", ha detto il capogruppo Pd. Fini ha osservato che "la presidenza non può che consentire che l'assemblea sia chiamata a pronunciarsi", citando a sostegno della sua scelta le precedenti decisioni assunte dalla Giunta per il regolamento nelle sedute del 24 settembre e del 29 settembre del 1998. Il ministro Alfano parla di "indignazione programmata" dell'opposizione.
"La proposta del Pdl sul quale noi diamo parere contrario è un'altra pagina di abuso della maggioranza. E' una gravita politica, qual è la motivazione per cui volete approvare subito, in aula, un provvedimento che ha come scopo bloccare il processo Mills al presidente del Consiglio - accusa Franceschini - Si rischierà la prescrizione per processi gravissimi come il reato di violenza carnale. Cosa andra a dire Bossi ai padani ai quali ha parlato di sicurezza? Siete dei servitori fedeli del presidente del Consiglio. Perché oggi volete fare questo invertimento? Perché Berlusconi è a Lampedusa. Se non avete la coscienza morale di fermarvi almeno provate vergogna dentro di voi".
Per Fli è emergenza democratica
"Il voto ad personam che la maggioranza ha imposto oggi alla Camera dei deputati per anticipare la discussione del 'processo breve' in favore del presidente del Consiglio porta dritto dritto a un clima di emergenza politica, parlamentare e costituzionale di cui Pdl e Lega si assumono per intero la responsabilità". È quanto dichiara Carmelo Briguglio, vice capogruppo di Fli a Montecitorio.
Sit-in del Pd
Oggi pomeriggio, alle ore 18, il Partito Democratico organizza davanti a Montecitorio un presidio contro "le forzature del Pdl, della Lega di Bossi, Calderoli e Maroni e dei cosiddetti responsabili che questa mattina alla Camera hanno imposto lo stravolgimento dei lavori parlamentari per parlare di processo breve e prescrizione breve".
"Siamo alle solite"
Per il capogruppo e leader Udc Pier Ferdinando Casini "purtroppo siamo alle solite: ci avete illuso - ha detto - che nelle vostre priorita' figurasse una riforma della giustizia per i cittadini, ma ecco spuntare il solito provvedimento che serve a placare le ossessioni giudiziarie del presidente del Consiglio. E' una vergogna".
Casini ha poi voluto esprimere l'apprezzamento per il ruolo svolto dal presidente della Camera: "Abbiamo per mesi sentito - ha detto Casini - che interpretava in modo parziale la sua carica. Bene, oggi fate questa forzatura nel giorno in cui il presidente della Camera ha annunciato all'ufficio di presidenza, in cui l'opposizione e' in maggioranza, che il conflitto attribuzione sara' portato in aula, dimostrando il senso delle istituzioni".
Berlusconi: "Ce lo chiedono Ue e cittadini"
"Non si tratta di processo breve, ma di processo europeo che abbia tempi decenti come richiede l'Europa e come richiedono i cittadini". Lo ha detto a Lampedusa il premier Silvio Berlusconi, parlando dell'accelerazione parlamentare sul processo breve.
rainews24.rai.it/pdl accellera processo breve
Siamo alla futta
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