Blitz maggioranza su prescrizione breve scatena protesta:vergogna
Roma, 30 mar. (TMNews) - Bagarre nell'aula della Camera e in piazza Montecitorio dopo il blitz con cui la maggioranza ha decretato 'il sorpasso' nei lavori parlamentari della legge sul processo breve che accorcia la prescrizione agli incensurati rispetto alla legge comunitaria all'esame dei deputati.
Le opposizioni e il movimento dei viola hanno dato appuntamento ai cittadini per un sit in davanti al Parlamento a cui si sono presentate centinaia di persone; politici e gente comune. Che, al coro di 'ladri', 'buffoni', 'amici dei mafiosi', sono anche riuscite a bypassare le transenne che abitualmente separano l'ingresso della Camera dalla parte di piazza riservata alle manifestazioni e si è sfiorata la rissa con il ministro La Russa che stava uscendo dal portone. E che, sfiorata la rissa, ha invece rapidamente girato i tacchi, rientrando in aula per prenere la parola e dire lì la sua. Ovvero un duro attacco a contestari e opposizioni parlamentari - fra i boatos dai seggi della minoranza- accusando queste ultime di essere "complici di aggressioni premeditate ora anche alle porte del Parlamento al Governo come quelle già organizzate contro Berlusconi".
Nel tentativo di richiamare La Russa alla calma e a un diverso linguaggio, il Presidente della Camera Gianfranco Fini è stato raggiunto da un "vaffa..." da parte del ministro, a lungo suo compagno di partito in An e nel Pdl. "Non le permetto di insultare la presidenza della Camera", ha tuonato Fini mentre in aula si è scatenato un putiferio che ha portato alla sospensione della seduta. Decretata la quale, assicurano diversi parlamentari, anche Fini non le la risparmiate a La Russa: "Curatelo, fatelo curare" ha detto rivolto verso i banchi della maggioranza.
Impossibile proseguire i lavori parlamentari: sulla prescrizione breve si riprenderà domani. E sempre domani mattina l'ufficio di presidenza della Camera si riunirà con i questori per una valutazione dei fatti fuori e dentro l'aula e il palazzo. In piazza, intanto, Bersani, Bindi, dipietristi e viola hanno continuato a protestare con forza contro "la legge vergogna". "Perchè è una vergogna -ha detto Bersani- un Parlamento piegato ai voleri del Premier" e "se La Russa mette un orecchio al Paese, si accorgerà che è la gente a non poterne più". Per questo "occorre un fronte unico delle opposizioni per evitare lo sfregio della Costituzione".
tmnews.it/Governo/Bagarre a Camera in piazza e in aula
Queste sono le priorità in questo paese ...
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