mercoledì 16 febbraio 2011

Diritto di replica: ricevo e pubblico il seguente commento su "Fecondazione assistita", contenuto nel Milleproroghe pubblicato il 15/02/2011

Il mio emendamento che prevede la trasmissione al Ministero dei dati sull'applicazione delle tecniche di procreazione assistita non può in alcun modo comportare la trasmissione dei nomi delle pazienti o di dati che possano indirettamente determinare la loro identificazione. Ciò violerebbe le norme sulla riservatezza dei dati personali e sul segreto professionale, che in nessun modo possono essere ritenute scavalcate dalla mia proposta. Solo chi non conosce o finge di non conoscere la legge può immaginare una cosa di questo genere.

È invece gravissimo che, prendendo lo spunto da questa mistificazione, il professor Antinori, un medico al quale le coppie si rivolgono con fiducia, riveli indirettamente l'identità dei suoi pazienti e le pratiche mediche da loro richieste o, peggio ancora, getti il sasso contro un gruppo ristrettissimo di coppie, quelle dei ministri in carica e dei loro coniugi, coinvolgendo anche persone che lui non ha mai visto in vita sua. Fare questo in nome della difesa della riservatezza è cosa di sfacciata incoerenza e mala fede, oltre che di gravissima scorrettezza professionale e umana. Mi auguro di vedere presto una smentita del professore, anche a tutela dell'onorabilità della nobilissima professione medica.
16 febbraio 2011

 Lucio Malan (Senatore del Popolo della Libertà)

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