domenica 23 gennaio 2011

Precari d'Italia, un contenzioso senza precedenti

Roma, 23-01-2011
Scatta la tagliola per i ricorsi dei precari licenziati. Scade oggi, infatti, il termine per impugnare provvedimenti dei datori di lavoro ritenuti irregolari, secondo il Collegato lavoro (entrato in vigore il 24 novembre). La sola Cgil ha superato la soglia di diecimila ricorsi, a cui vanno aggiunti quelli collettivi della scuola. Sono 150mila, ricorda l'Idv, i precari che entro oggi possono impugnare i licenziamenti o i mancati rinnovi contrattuali.

Cgil: un livello di contensioso mai raggiunto
"Supereremo di molto quota diecimila ricorsi, un livello di contenzioso forse mai raggiunto, mentre il governo aveva detto che sarebbe diminuito". Lo afferma il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni a proposito delle impugnazioni da parte di precari contro presunte irregolarita' in caso di licenziamento.
La scadenza per fare ricorso, secondo il collegato lavoro, e' fissata a oggi (60 giorni dall'entrata in vigore della legge, il 24 novembre) che e' una domenica e "poiche' non abbiamo avuto alcun riscontro, pur avendo posto pubblicamente la questione e controllato sul sito del ministero del Lavoro, sulla possibilita' che il termine (poiche' giornata festiva, ndr) slitti a lunedi', abbiamo presentato i ricorsi entro oggi".

Infatti, occorre avere la ricevuta di una raccomandata entro la data scadenza perche' il ricorso sia ritenuto valido. "Ieri sera - ha aggiunto Fammoni - eravamo a 9.800, un dato che va ancora aggiornato a livello regionale e a cui vanno aggiunti i ricorsi collettivi della scuola.

Per fare ricorso, per ogni persona va verificato il tipo di contratto, e' un lavoro complicato. In tanti - ha sottolineato il dirigente sindacale - non sono venuti a sapere dei termini e dalla prossima settimana ci saranno persone che faranno causa a termini scaduti. E' un tema che arrivera' alla Corte costituzionale".
Fammoni ha rilevato che coloro che fanno ricorso "sono persone che dimostrano grande dignita' e grande coraggio" e "il numero di contenziosi e' talmente alto che le stesse imprese non avrebbero immaginato. Questo contenzioso aumentera' in futuro - ha concluso - considerando che passano piu' di 60 giorni fra la scadenza di un contratto e un eventuale rinnovo".

rainews24.it/

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