Riproponendo l'ormai classico slogan 'Noi la crisi non la paghiamo', oggi in molte città gli studenti hanno organizzato manifestazioni di protesta contro i tagli e la legge Gelmini e hanno chiesto più welfare studentesco, la messa a norma degli istituti, un "vero" diritto allo studio, più innovazione e investimenti sul lavoro giovanile.
07-10-2011
Cortei si sono svolti in oltre 70 città (da Genova a Palermo, da Napoli a Torino, da Firenze a Bari): Roma e Milano gli appuntamenti clou. Sarà un ottobre caldo, perchè quella di oggi è solo la prima di una serie di iniziative di protesta organizzate nelle prossime settimane.
Nella capitale circa mille ragazzi, soprattutto delle scuole medie, hanno partecipato al corteo partito intorno alle 10 dalla stazione Piramide, diretto al Ministero dell'Istruzione in Viale Trastevere, dove si è svolto un sit-in 'rovinato' dalla pioggia.
Forti disagi per i cittadini: traffico congestionato in quella zona della città per quasi tutta la mattinata, deviate o cancellate diverse linee del trasporto pubblico.
Attimi di tensione con le forze dell'ordine sul Lungotevere Ripa, dove gli studenti avevano deviato improvvisamente: i manifestanti si sono avvicinati al cordone di polizia che in quel punto bloccava il passaggio verso Trastevere, tentando di 'sfondare' il blocco. Dopo pochi minuti a stretto contatto con i blindati, gli studenti si sono allontanati e hanno cominciato a lanciare sacchetti contenenti vernice. Sul Lungotevere sono poi spuntati caschi e alcuni scudi a forma di copertina di libro, resi famosi dalle manifestazioni di questo inverno.
Poi la tensione è rientrata e gli studenti si sono diretti al Miur. Passando su viale Trastevere si sono verificati dei lanci di fumogeni e di palloncini pieni di vernice nell'atrio della sede della Banca Unicredit. Ultimo atto alla vicina stazione Ostiense, dove dopo il sit-in sotto il Ministero un gruppo di ragazzi ha effettuato un blitz occupando per alcuni minuti due binari del terminal per Fiumicino. Le forze dell'ordine hanno quindi identificato diverse decine di partecipanti all'occupazione.
Anche a Milano, dove il corteo organizzato dai sindacati di base è partito da piazza Cairoli, sono scesi in piazza diverse centinaia di studenti. Come annunciato gli studenti dei licei milanesi e di alcuni centri sociali hanno lanciato lungo la manifestazione uova e vernice contro le vetrine di diverse banche, a partire dalla Unicredit di piazza Cordusio. Il serpentone si è poi diviso: uno dei due spezzoni guidato dal centro sociale Cantiere ha tentato un'irruzione nella sede dell'agenzia di rating Moody's, in corso di Porta Romana.
Gli studenti - preceduti da uno striscione con scritto 'Squali finanza speculatori sulle nostre vite' - sono stati bloccati nell'atrio, mentre altri hanno imbrattato le vetrine e lanciato uova.
Traffico in tilt e momenti di tensione anche nel capoluogo lombardo, vicino il Pirellone, dove la testa di uno dei due cortei con diverse centinaia di studenti ha cercato di forzare il cordone di carabinieri che impediva loro di proseguire. Una ventina di studenti con indosso caschetti da cantiere e grossi scudi di polistirolo ha tentato di sfondare il cordone dei militari, che però ha tenuto costringendo i giovani, dopo qualche manganellata, ad indietreggiare. Dal corteo sono quindi volate uova e vernice all'indirizzo delle forze dell'ordine.
Prima che anche a Milano si concludessero le manifestazioni, una decina di precari e studenti del collettivo Lab-Out hanno chiuso simbolicamente con del nastro di plastica da cantiere il portone della sede della Banca d'Italia in via Cordusio. Il gruppetto ha attaccato diversi manifestini sui muri esterni e ha srotolato uno striscione con la scritta 'Bce-Bankitaglia chiudono, via i Draghi speculatori: non pagheremo i vostri debiti'. Tutto si è svolto in modo assolutamente pacifico.
rainews24.rai.it/Uova e vernice contro banche e Moody's
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