lunedì 24 ottobre 2011

Svizzera, exploit della Lega di Bignasca "Chiudiamo le frontiere con l'Italia"


Lunedì, 24 ottobre 2011
Nel Canton Ticino, la Lega dei Ticinesi di Giuliano Bignasca raddoppia i propri consensi parallelamente a una crescita netta dell'Udc, l'estrema destra elvetica. "Avevano previsto di raddoppiare la nostra presenza al (Consiglio) Nazionale, sembra che ciò si stia avverando: dobbiamo fare un muro sull'Italia e chiarire anzitutto la questione dei frontalieri", commenta a caldo Bignasca, premiato dalla sua campagna anti-frontalieri. Poi aggiunge: "Tutto come previsto, i ticinesi hanno detto chiaramente di aver paura dell'Europa e di voler bocciare anche l'apertura delle frontiere".

Lorenzo Quadri, confermato al Consiglio Nazionale tra le fila della Lega, si è dichiarato "molto soddisfatto, tutto è bene ciò che finisce bene", come riporta il Corriere del Ticino. Quadri annuncia di volersi recare nel Parlamento federale negli interessi del Ticino, "senza peli sulla lingua" per chi non li ha a cuore, come spesso accade per il Consiglio federale.

Il partito di estrema destra, l'Udc, di Christoph Blocher, ha registrato un sensibile arretramento alle elezioni del nuovo Parlamento federale, ma resta comunque la prima formazione politica in Svizzera, secondo una proiezione nazionale della televisione elvetica.

L'Udc, che durante la campagna elettorale ha insistito con le sue politiche anti-europee e anti-immigrazione, ha perso sette seggi al Consiglio nazionale (assemblea), ottenendo il 26,8% dei voti contro il 28,9% conquistato alle ultime elezioni, quattro anni fa.

Secondo la stime nazionale diffusa dalla televisione, i partiti di centro destra, i Verdi liberali e il Partito borghese democratico guadagnano terreno. Avanza leggermente il Partito socialista mentre la destra tradizionale, liberal-radicale, cede quattro seggi.

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