La manifestazione dalle 14. Ecco chi sono e cosa vogliono. Tende a Palazzo delle Esposizioni.
Indignati, Indignados, o Incazzados, nella versione nostrana. Chiamateli pure come volete, a loro non importerà.
Si stanno preparando da giorni, e ormai manca davvero poco alla manifestazione nazionale fissata a Roma per sabato, 15 ottobre. Quelle di ieri di fronte a Bankitalia, e a Bologna (dove una ragazza è rimasta ferita) sono state solo degli “assaggi”, una prova generale.
Dopodomani nella capitale sono attesi in 200.000, con pulmann che si preparano ad arrivare da diverse città italiane.
Sfileranno contro le politiche del governo, della Banca centrale europea (Bce), e del Fondo monetario internazionale (Fmi), contro i finanziamenti alle banche, le multinazionali e i poteri forti che presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.
“Gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri,
chi pretende di governarci non ci rappresenta, l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”: si legge nell’appello pubblicato in rete.
Il corteo
L’appuntamento è alle 14 a piazza della Repubblica, poi il corteo passerà per via Cavour, via dei Fori Imperiali, per concludersi in piazza San Giovanni.
L'accampamento a Palazzo delle Esposizioni
Stamattina gli Indignati sono ancora accampati a Roma sulle scale di Palazzo delle Esposizioni a Roma. Sono rimasti in circa 60, distribuiti in 14 tende con 3-4 persone ciascuna, i manifestanti che da ieri protestano nelle vicinanze della sede di Bankitalia.
Dopo lo sgombero per liberare via Nazionale, che è stata riaperta, i manifestanti si sono spostati lì.
"Abbiamo fatto un'assemblea di tutti i gruppi presenti e si è deciso di rimanere. La notte è passata tranquillamente. Saremo qui fino al 15 ottobre": annunciano i ragazzi che partecipano alla mobilitazione.
Una manifestazione mondiale
Quella di sabato sarà una giornata di protesta internazionale, che sotto lo slogan "United for Global Change" (qui il gruppo su Facebook) coinvolgerà 722 città in 80 Paesi di tutto il mondo.
Chi sono
Un movimento spontaneo, che prende il nome da quegli “Indignados” di Puerta del Sol che hanno iniziato a muoversi in Spagna. Difficile identificarli, dare loro un’etichetta.
La manifestazione in Italia è organizzata dal “Coordinamento 15 ottobre”, che raccoglie circa 50 sigle fra associazioni politiche, sindacali (Fiom, Cobas); movimenti studenteschi (Unicommon, Link, Ateneinrivolta); associazioni (Arci, Popolo Viola, Legambiente); centri sociali.
13/10/11
ilsalvagente.it/roma gli indignati si preparano per il 15 ottobre
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