di Gabriella Colarusso
Dalla ex Cirielli alla Cirami, passando per i condoni edilizi su villa Certosa e le norme anti-Sky. Fino alla legge ad familiam - inserita nel decreto sviluppo e non ancora approvata - per evitare che i figli di Veronica scalzino, all'interno di Fininvest, il potere dei pargoli di primo letto.
L'epopea politica di Silvio Berlusconi è costellata di leggi che i suoi oppositori, e non solo, hanno sempre denunciato come ad personam, ovvero confezionate nell'interesse di uno e non di tutti.
SALVA AZIENDE E CAVALIERE.
Lodi, decreti, misure d'urgenza e straordinarie: in 17 anni di governi a guida Berlusconi, il parlamento ha legiferato più di una volta per emanare testi che salvassero ora le aziende del Cavaliere, ora il premier stesso dai suoi processi. Senza dimenticare le norme sul sistema radiotelevisivo che hanno favorito Mediaset a scapito di altri competitor, come Sky.
A proporle e a farle approvare con la propria firma e il proprio nome, parlamentari di diversa appartenenza, da Melchiorre Cirami, ex pretore di Agrigento e senatore dell’Udc, autore dell’omonima legge che nel 2002 ha introdotto il «legittimo sospetto», all’allora deputato di Alleanza Nazionale, Edmondo Cirielli, la cui legge, la 251 del 2005, accorciava i termini della prescrizione, e che lo stesso Cirielli poi rinnegò.
26 Ottobre 2011
lettera43.it/dalla-cirielli-al-salva-eredita-le-norme-ad-personam-del-cav
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