venerdì 14 ottobre 2011
PALERMO (Reuters) - Secondo il Gip di Palermo Piergiorgio Morosini sono "rilevanti" per il prosieguo delle indagini le intercettazioni nell'inchiesta che vede il ministro delle Politiche agricole Saverio Romano indagato per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra.
E' quanto scrive lo stesso giudice, come riferito da fonti giudiziarie, nell'ordinanza con cui chiede alla Camera il via libera all'utilizzo delle intercettazioni, che risalgono al periodo 2003-2004.
Le intercettazioni in questione, per le quali qualche mese fa i pm palermitani Paolo Guido, Sergio Demontis e Nino Di Matteo avevano chiesto il via libera all'utilizzo, riguardano le telefonate tra Romano e il tributarista palermitato Gianni Lapis.
Secondo l'ipotesi dell'accusa, Romano - che ha sempre negato i fatti - avrebbe ricevuto da Lapis una tangente di 50.000 euro.
Nell'inchiesta in questione, il ministro dell'Agricoltura è iscritto nel registro degli indagati della Dda di Palermo dal 2009 per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici dell'Udc Totò Cuffaro e Salvatore Cintola e del Pdl Carlo Vizzini.
In un'altra inchiesta, Romano -- leader dei Popolari di Italia domani (Pid) -- è accusato invece di concorso esterno in associazione mafiosa.
Quest'ultima indagine prende il via dalle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella, che aveva parlato di Romano -- che a marzo ha sostituito Giancarlo Galan alle Politiche Agricole -- come persona "a disposizione" e votata dai boss di Villabate, Nicola e Nino Mandalà.
reuters.com/Romano Gip Palermo a Camera sì a uso intercettazioni rilevanti
Nessun commento:
Posta un commento