Verona, l'immagine di Johan Frisò associa soli delle Alpi a svastiche.
Leghisti, siete fascisti e nazisti! Nell'insulto politico più acceso, quante volte è scappato ad avversari un po' assatanati? Sarà la sbandierata avversione verso l'extracomunitario, sarà la componente xenofoba sempre latente... Ora il parallelo è diventato un'opera d'arte. Firmata da Johan Frisò, 50enne artista belga che vive a Brescia.
La sua E la storia si ripete è una fotografia su alluminio alta un metro e mezzo con tre immagini : quella di un raduno nazista, quella di un raduno fascista, quella di un raduno leghista.
LA PROVOCAZIONE ESPOSTA A VERONA.
Ovvio il paragone tra svastiche, saluti romani e soli delle Alpi. E tra l'altro l'immagine campeggia fra le sale di ArtVerona, città leghista e ultimamente turbolenta dal punto di vista politico (chiedere del sindaco Tosi).
Una mossa provocatoria, visto che l'autore si descrive come «dirompente artista che sconvolge la critica dei nostalgici sulle sue opere, con aggettivi come: spiacevoli, trasgressive, scioccanti, assurde, sgradevoli, volgari, repellenti, antiestetiche, distruttive, vomitevoli, orrende, blasfeme, di cattivo gusto».
L'IRA DEL CARROCCIO: «VALUTEREMO CHE FARE». Manco a dirlo, gli esponenti del Carroccio non l'hanno presa benissimo: Matteo Bragantini, parlamentare veronese leghista ed ex segretario locale del partito, ha tuonato: «Un conto è la libertà di pensiero e di espressione, anche provocatoria, a cui ha diritto un artista, ci mancherebbe, un altro conto è esternare un insulto come questo ad un movimento solidale come il nostro e che da sempre è stato per la libertà di tutti. Lo ripeto: questo è un insulto che non ammettiamo. Ora valuteremo cosa fare».
Impossibile farsene una ragione: «Non capisco che messaggio abbia voluto dare l’artista, non lo capisco proprio. Se qualcuno ha una critica da fare, anche politica, a qualcuno o a qualche partito o movimento, la esterni a quel soggetto, non lo metta in relazione ad altri eventi o soggetti così negativi che nulla hanno a che fare con la realtà in questione. Non si possono assolutamente accostare due cose come il nazismo e il fascismo ad un movimento come la Lega Nord, scherziamo?».
La provocazione forzata è più gradita se fatta agli avversari: per il parlamentare veronese sarebbe stato più «comprensibile, al limite, associare l’Armata Rossa al Partito comunista».
07 Ottobre 2011
lettera43.it/leghisti-fascisti-e-nazi-l-opera-d-arte-provoca
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