martedì 13 settembre 2011

«Nei cantieri del Comasco solo camion della 'ndrangheta»

COMO- Il settore del movimento terra nel Comasco è in mano alla criminalità organizzata calabrese.

A dirlo è il pubblico ministero Alessandra Dolci, nel corso della sua requisitoria contro 119 imputati in una delle più grandi maxi inchieste contro i clan in Lombardia, a ribadirlo un imprenditore brianzolo sentito come testimone dagli uomini dell'antimafia. Il quale agli inquirenti dell'antimafia ha spiegato: «Nel mondo del movimento terra, nello specifico nel Comasco la presenza di soggetti come Varca (Pasquale Varca, il presunto capo della locale di Erba ndr) o come Ivano Perego», il canturino accusato di aver consegnato le chiavi della sua azienda ai clan calabresi, «ha condizionato le scelte e le politiche aziendali.

Era inevitabile dover prevedere un impiego di mezzi a loro riconducibili». Commenta il pm Dolci: «Per molti imprenditori è conveniente far lavorare le ditte dei calabresi, perché hanno prezzi estremamente concorrenziali». Per non parlare delle minacce e delle intimidazioni. È la 'ndrangheta. Non uno scherzo.
13 settembre 2011

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