ROMA - Anche per effetto della manovra economica «la pressione fiscale raggiungerà quest'anno il 42,8% e l'anno prossimo salirà al 44,1%, oltre il massimo storico del 43,7% toccato nel 1997 per l'entrata nell'euro». Lo calcolano gli economisti del Centro studi di Confindustria.
PROTESTA ANCHE ALEMANNO «Carissimi cittadini, oggi ho comunicato al prefetto e al Ministero dell'Interno che Roma Capitale non è più in grado di garantire i servizi ai cittadini. Come è stato deciso dall'Anci chiuderò simbolicamente l'Ufficio anagrafe e stato civile come stanno facendo quasi tutti i miei colleghi sindaci». Comincia così il testo del volantino consegnato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno ad alcuni cittadini che si trovavano, questa mattina, negli uffici dell'Anagrafe di Roma.
Alemanno ha simbolicamente chiuso gli uffici dell'Anagrafe e Stato civile della Capitale per protestare contro la manovra. Con la giunta si è recato negli uffici di via Petroselli che, tuttavia, sono rimasti aperti e funzionanti. Per spiegare ai cittadini il senso della protesta alla manovra, Alemanno ha consegnato dei volantini che recitano: «I tagli ai Comuni sono tagli ai tuoi diritti».
Alemanno, nel volantino spiega che «si tratta di una forma di protesta molto forte. Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita e infatti, fino a quando sarà possibile, tutti i servizi saranno garantiti grazie allo sforzo della struttura comunale. Oggi non è più possibile perchè si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente». «Il nostro obiettivo - conclude il volantino - è quello di trovare un nuovo accordo con il governo per rendere le nostre città e il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili».
"CENTRODESTRA CAPISCA LA PROTESTA"
«Se la manovra va avanti così rischiamo di non trovare più bus e tram alle fermate o di pagare i biglietti cinque euro. Rischiamo di dover tagliare i servizi sociali e di non poter chiudere i 235 cantieri aperti in città». Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha spiegato parlando davanti agli uffici della anagrafe, oggi simbolicamente chiuso, quali sono i motivi di protesta e le preoccupazioni creati dai tagli previsti dalla manovra. Per il sindaco, di certo, «protestare contro il governo non è una bella sensazione, però invito il centrodestra a capire la protesta dei sindaci e a non consegnare alla sinistra una protesta giusta e legittima». Un ulteriore invito, dal primo cittadino della Capitale, è rivolto in particolare «ad Alfano e al Pdl perchè prenda in mano la situazione e perchè utilizzi la Commissione prevista dall'odg approvato ieri alla Camera, per fare in modo che ci sia una correzione sostanziale. Protestare contro il governo è una brutta sensazione ma che può essere uno stimolo a fare meglio». Dopo aver lasciato l'anagrafe il sindaco si è recato in Consiglio comunale per una seduta straordinaria sulla manovra.
I SINDACALISTI E IL "COCCODRILLO"
Blitz di un gruppo di tre rappresentanti dei sindacati di base, questa mattina di fronte all'anagrafe di via Petroselli dove è atteso il sindaco Gianni Alemanno che riconsegnerà simbolicamente la delega ai servizi anagrafici in protesta contro gli effetti della manovra. I manifestanti avrebbero voluto consegnare al sindaco un coccodrillo gonfiabile «per simboleggiare che Alemanno versa lacrime di coccodrillo: prima piange per gli effetti della manovra, poi sarebbe disposto a votare per la sua approvazione».
Allontanati da alcuni poliziotti in borghese, i tre manifestanti si sono messi a gridare e sono infine stati prima identificati e poi portati via con una volante.
Giovedì 15 Settembre 2011
leggo.it/manovra sindaci in piazza blitz dei sindacalisti
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