lunedì 12 settembre 2011

Borse europee affondate dai bancari

Milano e Parigi a picco

In Europa solo Parigi perde piu' di Milano, con la scure del taglio di rating da parte di Moody's che pende sulle banche francesi. Rimane alto il differenziale Btp-Bund, fermo intorno ai 375 punti; attesa in rosso anche l'apertura di Wall Street.

Milano, 12-09-2011
Forte calo per la Borsa di Milano a metà seduta, con gli indici scesi ai nuovi minimi da due anni e mezzo sui timori per un default della Grecia. Il Ftse Mib cede il 3,8% a 13.489 punti e l'All Share il 3,61% a 14.377; in Europa solo Parigi perde piu' di Milano, con la scure del taglio di rating da parte di Moody's che pende sulle banche
francesi. Rimane alto il differenziale Btp-Bund, fermo intorno ai 375 punti; attesa in rosso anche l'apertura di Wall Street.

Liberarsi delle banche dal portafoglio
A piazza Affari soffrono, in particolare, le banche: Unicredit, che in mattinata era stata congelata al ribasso, cede il 7,21% e Intesa Sanpaolo il 6,31%. Peggiorano anche le popolare, con Bpm -2,03% e Ubi Banca -2,26%; in risalita Mps (-0,32%) dopo l'annuncio di una cessione.

Male le Borse europee
Londra subisce un -2,49%, Parigi un vistoso -4,79%, Francoforte -3,57%. A pesare sono una molteplicità di fattori, che vanno dai persistenti allarmismi sui rischi di solvibilità dei debiti pubblici nell'area euro, mentre tornano forti scetticismi sulla Grecia e sul meccanismo di aiuti Ue-Fmi che da mesi tiene a galla il paese, a nuove tensioni che prendono di mira il settore bancario, tra indiscrezioni di stampa
di possibili declassamenti di rating a carico di istituti della Francia che zavorrano pesantemente i relativi titoli.

Di fondo si fa sentire anche il generalizzato timore di pesanti rallentamenti della ripresa economica nei paesi avanzati, con lo spauracchio di una ricaduta in recessione.

Titoli pubblici sotto pressione
Netto rialzo per i rendimenti dei Bot a un anno: nell'asta odierna il Tesoro ha collocato titoli a 3 mesi e a un anno per complessivi 11,5 miliardi ma ha dovuto offrire rendimenti piu' elevati.
Per la tranche a 1 anno (da 7,5 miliardi) il tasso medio è balzato al 4,153% dal 2,959% dell'emissione di agosto. Per la tranche a 3 mesi (da 4 miliardi) il tasso medio è salito all'1,907% dall'1,034% dell'asta di marzo.

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