lunedì 29 agosto 2011

Manovra, saltano contributo e aumenti Iva, si interverrà sulle pensioni

Contromanovra Terzo Polo: in pensione a 65 anni o con 40 anni di contributi, deduzione fiscale per le spese familiari

ROMA - Dimezzamento del numero dei parlamentari per via costituzionale, soppressione di tutte le province per via costituzionale, due miliardi di euro in meno per i tagli agli enti locali.
Sono alcune delle intese raggiunte nel vertice di Arcore tra Pdl, Lega e Responsabili avviato stamattina e concluso nel pomeriggio dopo sette ore. Ad Arcore, nella residenza del premier Berlusconi, presenti anche i ministri Tremonti e Maroni e i capigrippo del Pdl Cicchitto e Gasparri.
Le risorse recuperate per «diminuire le sofferenze per gli enti locali», dicono fonti della maggioranza, sarebbero reperite da una rimodulazione dei vantaggi fiscali ed un intervento sulle pensioni. Tra le possibili misure anche un taglio dei piccoli tribunali, quelli con meno di 15 giudici, e un provvedimento che innalza di sei mesi le misure "svuotacarceri".

Taglio dei "tribunalini", provvedimento "svuotacarceri". Affidare per delega al governo il compito di riscrivere la geografia giudiziaria in 9-12 mesi, tagliando e accorpando piccole procure, "tribunalini" con meno di 15 giudici, sezioni distaccate di Tribunali, uffici non circondariali dei giudici di pace; prevedere l'innalzamento da un anno a un anno e sei mesi delle cosiddette misure "svuota-carceri", vale a dire la possibilità per i condannati in via definitiva di scontare i restanti 18 mesi di pena non in carcere, ma in detenzione domiciliare. Sono due misure che potrebbero entrare, con due distinti emendamenti, nella manovra, sempre che non vi sia un altolà politico, in particolare dalla Lega. I tecnici del ministero della Giustizia, infatti, sono al lavoro su una bozza di testo i cui capisaldi sono stati illustrati mercoledì scorso dal ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in un colloquio al Quirinale.

La revisione delle circoscrizioni giudiziarie comporterebbe - secondo una stima del ministero - risparmi per circa 70-80 milioni di euro l'anno,
il recupero di circa 5.700 dipendenti amministrativi da destinare ad altri uffici, di circa 500 magistrati (di cui poco meno di 150 requirenti) in servizio presso "tribunalini" con meno di 15 giudici e "procurine", e di 996 "toghe" ora al lavoro in 220 sezioni distaccate di Tribunale di cui si ipotizza una sforbiciata che dovrebbe interessare anche 681 uffici non circondariali del giudici di pace.

Determinato a portare a casa una riforma sempre ostacolata da localismi e campanilismi, Nitto Palma ha già incassato sul punto il placet dell'Associazione nazionale magistrati e un sostanziale via libera dal capo dello Stato. I problemi potrebbero sorgere, però, a livello politico, all'interno della stessa maggioranza.
E l'altolà della Lega rischia di levarsi anche per una seconda misura
allo studio dei tecnici del ministero della Giustizia con l'obiettivo di andare incontro alla sollecitazione di Napolitano in favore di condizioni più umane nelle sovraffollate carceri italiane: Nitto Palma vorrebbe proporre l'innalzamento a 18 mesi (dagli attuali 12 mesi) della cosiddetta "svuota-carceri", la norma che ad oggi ha consentito a 3.001 persone di scontare la pena residua in detenzione domiciliare, dalla quale - ripete il Guardasigilli - nessuno è evaso. Con sei mesi in più di "bonus" potrebbero beneficiarne altri 1.500-2000 detenuti. Resta da vedere se finirà in un emendamento alla manovra oppure in un ddl ad hoc.
Lunedì 29 Agosto 2011

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