martedì 24 maggio 2011

Proteste a Genova e Castellammare- Esplode la rabbia dei lavoratori Fincantieri

Petardi e fumogeni alla prefettura di Genova, municipio occupato a Castellammare. I lavoratori protestano contro il piano industriale di Fincantieri che prevede il taglio di migliaia di posti di lavoro. Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha convocato azienda e sindacati

Castellammare di Stabia, 24-05-2011
Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha convocato, per venerdi' 3 giugno, i vertici di Fincantieri e i sindacati nazionali per fare il punto sul piano di riorganizzazione industriale reso noto dalla societa'.
Due operai della Fincantieri di Genova Sestri Ponente sono rimasti feriti da manganellate durante gli scontri tra polizia e lavoratori scoppiati davanti alla
prefettura a Genova. Uno dei due sanguina dalla testa. Alcuni lavoratori hanno intanto portato e rovesciato dei cassonetti della spazzatura davanti al palazzo del governo, lanciando l'immondizia contro gli agenti di polizia in tenuta antisommossa. Lancio di bottiglie contro i muri del palazzo.

A Sestri Levante
Dopo avere attraversato in corteo il centro di Sestri Levante
, dove i commercianti hanno abbassato le serrande in segno di solidarieta', i manifestanti che protestano contro il piano industriale dell'azienda si stanno ora dirigendo verso il casello dell'A12 Genova-Livorno presidiato dalle forze dell'ordine

A Castellammare
Sono circa una decina gli operai di Fincantieri
e dell'indotto che mantengono un presidio all'interno della sede del Comune di Castellammare di Stabia, nel napoletano. Da ieri, dopo l'incontro tra sindacati e azienda e l'annuncio della chiusura di due cantieri, Castellammare appunto e Sestri Ponente, e il ridimensionamento di quello siciliano, i lavoratori attuano forme di protesta
contro le decisioni di Fincantieri.

Accampati
Un centinaio di lavoratori ha trascorso la notte nel Municipio della cit
tà, occupato dalla tarda serata di ieri. Oltre a proseguire nell'occupazione del Municipio, gli operai intendono attuare un blocco stradale lungo la statale sorrentina che rischia di far rimanere isolati i comuni della fascia costiera. I manifestanti ieri sera hanno provocato danni alle strutture del Municipio, fracassando vetri, rompendo mobili ed anche i banchi della sala del consiglio comunale.

La rabbia e la tensione che nelle prime ore della nottata erano altissime si sono andate stemperando con il trascorrere delle ore anche per l'intervento del sindaco Luigi Bobbio, del vicesindaco Giuseppe Cannavale, del comandante dei vigili urbani, dei capigruppo dei partiti e di alcuni consiglieri comunali che sono rimasti a lungo asserragliati negli uffici.

In Liguria
L'altro fronte della protesta Fincantieri è al Nord.
Tensione oggi davanti alla prefettura di Genova, tra i lavoratori Fincantieri che protestano contro il piano industriale dell'azienda e le forze dell'ordine. Dal corteo è partito un fitto lancio di pietre, bottiglie di plastica e fumogeni contro il palazzo del governo, presieduto dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa che hanno impedito ai manifestanti di sfondare il portone della prefettura.

I manifestanti scandiscono slogan e insulti contro Giuseppe Bono, amministratore delegato dell'azienda, e hanno esposto uno striscione contro Bono e il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani.

Bonanni: faremo la nostra parte
Il taglio di 2.500 posti di lavoro previsto nel piano Fincantieri
, dice Raffaele Boananni,  "è una cosa incresciosa: noi faremo la nostra parte: se c'è da fare accordi più stringenti per la produttività" saranno valutati, "ma l'azienda non può dare forfait". Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ribadisce che "ogni posto di lavoro è fondamentale per una città in difficoltà, che da 400 anni costruisce navi: perdere quelle professionalità sarebbe un vero delitto. Ora si tratta di mettere insieme le strutture pubbliche per sostenere quelle produzioni, attrarre più investimenti e anche la Regione può fare qualcosa per le commesse".

Ugl: sciopero
"L'Ugl ha indetto un pacchetto di sciopero di otto ore che potrà articolarsi, in base alle diverse esigenze territoriali,
da oggi fino al 6 giugno, data del prossimo incontro con i vertici di Fincantieri", dice il vicesegretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici con delega alla cantieristica, Laura De Rosa. "Da oggi - aggiunge - inizia un periodo di mobilitazioni che non avrà fine finché non riceveremo segnali rassicuranti da parte dell'azienda".

Di Pietro: è la punta di un iceberg"
Ciò che sta accadendo in queste ore alla Fincantieri - dice Antonio Di Pietro - è solo la punta dell'iceberg di uno scenario tragico in cui abbiamo 600 mila lavoratori in cassa integrazione straordinaria o in deroga, che rischiano, nel 2011, il licenziamento".

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