domenica 29 maggio 2011

'Ndrangheta leghista: La faida fra boss e la malavita a San Vittore Olona

Ilda Boccassini
Era il 14 luglio 2008 quando quattro colpi di pistola uccisero Carmelo Novella, 60 anni, detto 'compare Nunzio' a San Vittore Olona, nel milanese. Un regolamento di conti dell'ndrangheta che aveva deciso di «licenziare Nunzio», così come ha raccontato al pubblico ministero Ilda Boccassini il pentito Antonino Belnome indagato con l’accusa di essere uno dei due killer di Novella e mente dell'operazione “Bagliore” che ha portato a una quarantina di arresti ordinati dalla procura milanese.

Belnome ha confessato che l’assassinio andrebbe inquadrato all’interno di una faida nata fra i boschi a cavallo fra Locride e Catanzarese che si è allargata alla Lombardia con altri tre omicidi.
Nonostante le parole del pentito, le istituzioni di San Vittore Olona non vogliono sentir parlare dell'ndrangheta in paese,
anche se Giulio Cavalli, attore e regista teatrale di Lodi, minacciato e sotto scorta, consigliere regionale di Italia dei valori afferma: «Formigoni ha affermato che la Lombardia non è mafiosa? Guardi, io a lui non voglio rispondere. Le ultime inchieste hanno dimostrato che gli ‘ndranghetisti parlavano di votare questo o quel candidato di Formigoni. E questo lui lo sa, anche se fa finta di ignorarlo».Domenica, 29 Maggio 2011

lettera43.it/la-faida-fra-boss-e-la-malavita-che-si-annida-a-san-vittore-olona

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