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LO SPECIALE ELEZIONI 1
Tra i deputati del Pdl si parla di 11mila abitazioni per un totale di 50mila persone interessate dal provvedimento. In questo modo, nel Pdl si spera di recuperare consensi a favore del loro candidato Gianni Lettieri, in affanno.
La partita in corso è molto dura, perché si tira in ballo anche il Quirinale che, in passato, ha già segnalato forte contrarietà al provvedimento in questione.
E comunque, questo è quanto circolerebbe tra i deputati del centrodestra, il 'no' di Napolitano lo si è messo già in conto: l'importante è arrivare al ballottaggio con il decreto in mano, il pezzo di carta da mostrare in giro e far toccare.
Si conta sul fatto che il presidente della Repubblica non potrà intervenire con i ballottaggi alle porte, e quindi anche se il suo 'no' arriverà martedì, a quel punto i giochi saranno fatti, in un senso o nell'altro.
Sempre a quanto si apprende da fonti del centrodestra, anche la Lega, con il ministro Calderoli, si sarebbe alla fine convinta di tentare quest'ultima carta. Si passerà poi all'incasso, se il ribaltone avverrà, con lo spostamento dei ministeri in terra padana.
Parlando a Porta a Porta, Silvio Berlusconi ha detto che il governo emanerà il decreto che ferma le demolizioni delle case abusive nel napoletano e la legge speciale per Napoli anche se al ballottaggio dovesse vincere De Magistris. "La voglia sarebbe di non farlo", continua il premier. "Napoli non si rivolga più al presidente del Consiglio per risolvere i suoi problemi se si mettono nelle mani di De Magistris", dice, per poi correggere il tiro: "lo faremo lo stesso, perché siamo fatti così, ma la voglia sarebbe di non farlo. Sarebbe così insensato rimettersi nelle mani di chi ha portato Napoli al disastro".
La soluzione per Napoli, dice ancora il premier, è quella di creare nuovi quartieri sul modello di quanto fatto all'Aquila, -->(Ovvero case che cadono a pezzi)<-- per offrire nuove case ai proprietari di quelle che verranno abbattute.
25 maggio 2011
repubblica.it/cdm_blitz_decreto_antidemolizioni
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