giovedì 12 maggio 2011

Lo squallore verbale del confronto politico

Dalla sinistra che non si lava, alle accuse della Moratti a Pisapia.

A pensarci bene, fa più paura il metodo della sostanza. Che nel faccia a faccia su Sky tra la Moratti e Pisapia ci potesse essere spazio per qualche colpo poco sotto la cintola ci poteva anche stare. La posta in gioco è alta, e il voto di Milano è diventato una sorta di referendum pro o contro Berlusconi e la sua maggioranza.

ACCUSA SMENTITA. Anche se magari, prima di parlare, uno controlla se quel che insinua ha un fondamento, nella fattispecie se l'accusa al candidato del centrosinistra di avere in gioventù rubato un'auto poi usata per un pestaggio non fosse stata smentita dal secondo grado del giudizio.
Ma è stato il modo il vero colpo basso, scorretto, una caduta di stile in cui l'attuale sindaco non avrebbe dovuto incorrere. Ovvero tirar fuori l'accusa in chiusura di dibattito, sapendo di avere l'ultima parola, quando le regole prestabilite (ma in questi casi al diavolo le regole, il moderatore doveva derogare) impediscono il diritto di replica.

STRATEGIA STUDIATA. Si dice che l'episodio rientri in una strategia stabilita a tavolino dal Pdl che mira a screditare l'avversario politico con ogni mezzo. Lo ha spiegato bene nel suo editoriale di mercoledì 11 maggio Alessandro Sallusti, il direttore del Giornale: la elezioni sono come un ring, dunque è giusto suonarle, anche a costo di rischiare la stecca, come quella infilata dalla Moratti, la cui uscita su Pisapia non è affatto piaciuta a molti della sua maggioranza, compresi quei moderati che la signora ha detto di incarnare.Ma ci sono altri esempi della strategia di cui sopra. Martedì 10, parlando a Crotone, Berlusconi ha aggiunto al già alto tasso di attacchi ad alzo zero anche la considerazione che a sinistra «sono sempre incazzati e si lavano poco».

RISSA VERBALE. Qualche giorno prima, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che di suo visto il periodo avrebbe tante cose di cui occuparsi, ha trovato il tempo per dire che le donne di destra sono avvenenti, mentre quelle che stanno dall'altra parte sono generalmente racchie.Insomma, il Pdl ha deciso di buttarla in rissa verbale, di spingere verso il basso il contesto del confronto, di preferire l'insinuanzione all'argomentazione, la battuta da caserma alla dialettica tra parti contrapposte.

EMULAZIONE AL RIBASSO. È un gioco pericoloso, in primis perché rischia di sfuggire di mano agli stessi che lo innescano. E poi perché autorizza una deriva linguistica nel momento in cui inevitabilmente quelle espressioni entrano nel discorso comune.
Terzo, ed è forse la conseguenza più grave, nell'immaginario collettivo l'emulazione avviene sempre al ribasso. In un inesorabile sprofondare dove ben presto i comunisti che non si lavano diventano anche omosessuali, terroni o ebrei, con tutto l'armamentario che serve ad enfatizzare razzismo e intolleranza, come se già in giro non ce ne fossero abbastanza.Mercoledì, 11 Maggio 2011

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