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ROMA - L'Italia cresce meno della media europea, dove svetta l'impennata del pil tedesco. L'economia italiana è cresciuta di un modesto 0,1% nei primi tre mesi dell'anno rispetto all'ultimo trimestre 2010. L'incremento su base annua, secondo i dati prelimnari dell'Istat, è stato invece dell'1%. La crescita già acquisita per il 2011 è pari allo 0,5 per cento.
L'incremento dello 0,1% nel primo trimestre «è la sintesi - spiega l'Istat - di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e di una sostanziale stazionarietà dell'industria e dei servizi».
In Italia «la ripresa continua ad essere lenta» ed è trainata soprattutto dalle esportazioni: afferma la Commissione Ue, che per il 2011 si attende una crescita del pil dell'1% (leggermente in ribasso rispetto all'1,1% previsto in febbraio) e dell'1,3% nel 2012, contro una media dell'Eurozona dell'1,6% quest'anno e dell'1,8% il prossimo. La ripresa italiana - sottolinea ancora Bruxelles, che oggi ha presentato le previsioni economiche di primavera - è trainata soprattutto dall'export. Le previsioni di crescita per l'Italia nel 2011 e nel 2012 sono quindi «al di sotto della media dell'eurozona» di mezzo punto, afferma ancora la Commissione Ue.
La crescita negli altri paese d'Europa, boom in Germania. Boom del Pil tedesco nel primo trimestre dell'anno, con una crescita dell'economia che supera abbondantemente le previsioni. Il pil in Germania è salito dell'1,5% rispetto al quarto trimestre 2010 (quando aveva fatto segnare un +0,4%), battendo ampiamente le attese, ferme a un +0,9%. Su base annua l'incremento è stato invece del 4,9%, contro le stime di un +4,2%.
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